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Il 32% del totale

Mutui, già oggi 1 su 3 è degli under 35

L'indagine di Facile.it e Mutui.it: nel 2020 tra i richiedenti mutui il 43% erano giovani. E aumenta l'importo: +3,4% dal 2019 al primo trimestre 2021

di Gaia Terzulli 30 Aprile 2021 09:00
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Una delle misure previste dal Recovery plan italiano, che entro la fine della settimana verrà inviato alla Commissione Ue di Bruxelles, è rivolta ad agevolare i giovani che vogliono comprare la prima casa. In particolare, agli under 35 verrebbe data la possibilità di non versare alla banca un anticipo sul mutuo e di poter contare sullo Stato come garante.

QUANTO PESANO GLI UNDER 35 SUL MERCATO DEI MUTUI?


In attesa che il provvedimento entri in vigore, Facile.it e Mutui.it hanno condotto un’indagine sul peso che hanno oggi gli under 35 sul mercato dei mutui. Tra gennaio 2019 e marzo 2021 i due siti hanno raccolto e analizzato un campione di circa 120.000 domande di finanziamento, scoprendo che, nel primo trimestre di quest’anno, quasi una richiesta su tre (32%) è stata presentata da un aspirante mutuatario con meno di 35 anni.

...SEMPRE DI PIÙ DA DUE ANNI A OGGI


Un dato in crescita rispetto al 2019, quando il peso percentuale di questa fascia d’età sul mercato dei mutui era del 31%. E a essere aumentato non è solo il numero dei richiedenti, ma anche l’importo medio richiesto per il fido. Dai 134.257 euro del 2019 si è saliti a 139.634 nel primo trimestre 2021, con un incremento del 4%. L’aumento, spiegano gli esperti di Facile.it, “è strettamente legato al calo dei tassi che ha consentito ai richiedenti di puntare a cifre più alte rispetto al passato, mantenendo comunque una rata bassa”.

I GIOVANI CHIEDONO IMPORTI MAGGIORI


Un altro elemento interessante che emerge dall’analisi è che i giovani con meno di 35 anni chiedono alle banche importi superiori alla media nazionale. Nel primo trimestre 2021, ad esempio, la richiesta media registrata per questa fascia d’età ha superato dell’1,6% quella nazionale. Una differenza, sottolineano gli autori dello studio, che “va letta alla luce del peso delle surroghe, prodotto più presente nella fascia over 35 e legato a richieste di finanziamento di importo solitamente più contenuto”.

4 RICHIESTE DI MUTUO SU 10 VENGONO DAGLI UNDER 35


Dedichiamoci ora a osservare, numeri alla mano, quanto è realmente cresciuto in due anni il peso dei giovani sul mercato dei mutui. Analizzando il campione di richieste raccolte, risulta che più di quattro su dieci di queste proviene dagli under 35. Anche qui, il numero è cresciuto rispetto a due anni prima: nel 2019 i giovani adulti di quell’età rappresentavano il 40% dei richiedenti mutuo per l’acquisto della prima casa. Nel 2020 la percentuale è salita al 43% del totale, con un aumento del 7,5%. Un valore inferiore di appena un punto a quello rilevato per il primo trimestre 2021 (42%).

L'AUMENTO DELL'IMPORTO RICHIESTO DAL 2019 A OGGI


Osservando l’importo medio richiesto, dai 140.026 euro del 2019 siamo arrivati ai 144.801 tra gennaio e marzo di quest’anno, con un incremento del 3,4%. “Il problema principale cui spesso devono far fronte gli under 35 alle prese con l’acquisto della casa è non poter contare su sufficienti risparmi per riuscire ad abbassare al di sotto dell’80% la quota di immobile da finanziare tramite mutuo, cosa che rende più complicato e costoso l’accesso al credito”, spiega Ivano Cresto, managing director per i prodotti di finanziamento di Facile.it. A conferma delle sue parole, secondo Facile.it, nel primo trimestre del 2021 più di due aspiranti mutuatari su tre con meno di 35 anni alle prese con il loro primo acquisto di un appartamento hanno chiesto un mutuo con LTV (Loan to Value) superiore all’80%.

IL MUTUO CON LTV (LOAN TO VALUE)


Oggi sono poche le banche disposte ad accendere mutui con LTV superiore all’80% che, nella maggior parte dei casi, sono più costosi e difficili da ottenere. Lo dimostra una simulazione di Facile.it: se una banca approva un fido con canone fisso al 70% di importo pari a 180.000 euro, da restituire in 25 anni, il miglior Taeg (tasso annuo effettivo globale, cioè quanto si paga realmente d’interessi sul mutuo) rilevato online ad aprile è pari a 1,04%, con una rata da 466 euro. Per lo stesso finanziamento, ma con LTV pari al 100%, il Taeg sale a 2,29% e la rata a 776 euro. Un aumento di oltre il 66%.

AIUTARE I GIOVANI SIGNIFICA CONTRIBUIRE AL PROGRESSO SOCIO-DEMOGRAFICO


“Qualsiasi intervento volto a ridurre gli ostacoli che limitano l’accesso al credito da parte dei giovani è ben accetto”, sostiene Cresto. “Il fondo garanzia prima casa ha già fatto tanto negli ultimi anni e un potenziamento di questo strumento potrebbe dare ulteriore impulso all’erogazione di mutui ai giovani. Ma anche altri interventi, come l’aumento delle agevolazioni destinate a chi acquista la prima casa o l’introduzione di nuove (vedi garanzia dello Stato proposta con il Recovery plan, ndr), potrebbero aiutare ad abbassare l’età media dei richiedenti, con evidenti benefici anche dal punto di vista socio-demografico. Non dimentichiamo – conclude l’esperto – che comprare casa è, per molti, il primo passo per costruire una famiglia e fare dei figli”.
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