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Borse caute in attesa delle trimestrali Usa

Avvio senza squilli sui listini del Vecchio Continente, sulla scia della chiusura piatta di Wall Street, dopo lo stop al vaccino J&J. Prezzo del petrolio in risalita, spread poco mosso

14 Aprile 2021 09:25

financialounge -  borse inflazione mercati trimestrali Wall Street
Avvio prudente per i listini europei, sulla scia di una seduta mista a Wall Street, dopo che il dato sull’inflazione di marzo non è stato così negativo come qualche analista temeva. A Milano il Ftse Mib apre a +0,02%, a Francoforte il Dax segna +0,16%, il Cac 40 di Parigi parte a -0,06%, a Madrid l’Ibex 35 a -0,04% e a Londra, il Ftse 100 inizia la giornata di contrattazioni a +0,05%. La Borsa di Tokyo chiude in rosso, con l’indice Nikkei a -0,4%, rallentato dai timori per i nuovi contagi da Covid.

OGGI LE TRIMESTRALI DELLE BANCHE USA


La stagione dei conti si apre oggi a Wall Street con i bilanci di JPMorgan, Goldman Sachs e Wells Fargo. Tra gli operatori prevale l’ottimismo e si aspettano buoni risultati soprattutto se comparati con quelli dello scorso anno. Potrebbe essere un buon segnale per avere delle indicazioni sulla ripresa post Covid, e se i record dei mercati azionari delle ultime settimane trovano conferma nei fondamentali delle società. I future di Wall Street restano al momento piatti.

STOP AL VACCINO DI J&J


Lo stop Usa la vaccino J&J, a seguito di sei casi di trombosi con eventuale connessione da verificare su sette milioni di somministrazioni, ha raffreddato gli indici Usa, con lo S&P 500 che ha comunque aggiornato il suo record, chiudendo in progresso dello 0,33%, a 4.141 punti. Il gruppo farmaceutico americano ha fatto sapere che ritarderà le sue consegne in Europa, dopo la decisione della Fda Usa e questo, inevitabilmente, avrà delle conseguenze sulla pianificazione della campagna vaccinale anche in Italia.

PETROLIO IN RIALZO


Il prezzo del greggio è in risalita con il Wti scadenza maggio che resta sopra i 60 dollari al barile, in progresso dello 0,78%, mentre il Brent con scadenza giugno viene scambiato a 64,13 dollari al barile (+0,72%). Nel valutario il dollaro arretra con il ribasso dei rendimenti del decennale Usa che è all’1,627%, con l’inflazione americana di marzo risultata di poco sopra le previsioni (+2,6% annuo rispetto al +2,5%). Lo spread apre a 103 punti base, poco mosso rispetto ai 104 pb della chiusura di ieri.

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