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J.P. Morgan vede ancora spazio di crescita per il credito high yield europeo

Il team Global Fixed Income, Currency and Commodities di J.P. Morgan Asset Management vede spazio per un’ulteriore contrazione degli spread e segnala che i ‘fallen angel’ si stanno trasformando in ‘stelle nascenti’

di Virgilio Chelli 14 Aprile 2021 20:00
financialounge -  High Yield JP Morgan Asset Management obbligazioni

Con la ripresa post-pandemia in pieno corso, le insolvenze societarie dovrebbero ormai aver toccato il massimo nei mercati del credito, e persino alcune delle aziende colpite più duramente dal Covid sono riuscite ad accedere ai mercati dei capitali, il che indica che ci sono le condizioni per un ulteriore restringimento degli spread. Lo sottolinea il Bond Bullettin settimanale del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management dal titolo “Credito: nessuno resta indietro”, secondo cui per gli investitori obbligazionari questo significa che i fondamentali giocano a favore dell’alto rendimento. Il segmento High Yield esce infatti dalla pandemia come un mercato di miglior qualità.

ANCHE I PIÙ COLPITI DAL COVID RECUPERANO


Con una dispersione estremamente bassa, secondo il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan AM, anche le emissioni societarie più penalizzate dal Covid stanno archiviando buoni risultati e potrebbero registrare un ulteriore restringimento degli spread. La domanda di obbligazioni con rendimenti relativamente superiori e una duration più breve è vigorosa, pertanto il team di J. P. Morgan AM ritiene che i titoli High Yield siano convenienti sia da un punto di vista reddituale che in termini di rendimento totale, sempre che gli investitori non abbassino la guardia sui rischi estremi.

CONTA DI PIÙ IL CONTESTO MACRO


Il Bond Bullettin sotolinea che i fondamentali delle aziende sono passati in secondo piano rispetto al contesto macroeconomico, che almeno nei mercati sviluppati continua a sorprendere al rialzo e che sembra volgere sempre più in favore delle emissioni High Yield. Il team di J. P. Morgan AM cita al proposito il recente buon dato sull’occupazione negli Stati Uniti, l’indice dell’Institute for Supply Management relativo ai servizi salito ai massimi dal 1997, e segnali simili anche in Europa nonostante in alcune aree regione le misure di lockdown siano state nuovamente prorogate.

INVESTITORI OTTIMISTI SULLA RIPRESA


L’ottimismo degli investitori sulla ripresa trova riscontro nella disponibilità a finanziare anche i crediti delle società maggiormente penalizzate dal Covid, come compagnie aeree, aeroporti, società di scommesse, pub e palestre, che non hanno avuto difficoltà ad accedere ai mercati dei capitali. Di conseguenza, secondo il Bond Bullettin, si può ritenere ormai superato il picco dei tassi di insolvenza, che per le società High Yield europee è sceso dal massimo del 3,8% di febbraio al 3,5% di marzo.

SPAZIO PER ULTERIORE CONTRAZIONE DEGLI SPREAD


Anche se gli spread dei titoli High Yield europei, a oltre 300 punti base, siano sotto la media quinquennale, secondo il Bond Bullettin è ancora possibile ipotizzare che la fase di contrazione si protragga, visto che il minimo dello scorso decennio è stato toccato a 235 punti base, a ottobre 2017, dopo molti anni di bassa volatilità supportata dal programma di allentamento quantitativo della BCE. Oggi, rileva il Bond Bullettin, il mercato è caratterizzato da una qualità creditizia media superiore e vive indubbiamente un altro periodo di bassa dispersione che coincide con ulteriori misure di allentamento quantitativo.

FATTORI TECNICI FAVOREVOLI


Il team di J. P. Morgan AM cita il fatto che marzo ha segnato l’ottavo mese consecutivo senza che alcuna emissione High Yield in Euro registrasse un calo di 10 punti, il periodo più lungo dal 2004, quando è partita la serie di dati, e ritiene che con un margine di oltre 70 punti base rispetto ai minimi, gli spread possano restringersi ulteriormente. Anche i fattori tecnici giocano a favore: nonostante quest’anno i fondi retail europei High Yield abbiano registrato deflussi per oltre 1 mld, le condizioni della domanda sembrano solide, supportate da altri acquirenti come i fondi obbligazionari senza vincoli, fondi Investment Grade e la BCE.

I FALLEN ANGEL DIVENTANO STELLE NASCENTI


E anche se nel primo trimestre 2021 i volumi delle nuove emissioni sono stati consistenti, il team di J. P. Morgan AM si aspetta che l’offerta netta sia inferiore rispetto allo scorso anno, sottolineando in particolare che i fallen angel hanno invertito la tendenza del 2020 e che al momento si registra invece un incremento netto di ‘stelle nascenti’, ovvero emittenti High Yield promossi a Investment Grade. Per questo, prevede in conclusione il Bond Bullettin, gli spread dei titoli High Yield europei hanno ancora possibilità di restringersi rispetto ai minimi quinquennali.
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