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La giornata sui mercati

Le Borse aprono la settimana in negativo, Unicredit in rosso dopo il cda straordinario

Listini in pausa dopo un novembre da record. A Piazza Affari titolo Unicredit sotto pressione (-3%) per la resa dei conti al vertice in vista della possibile acquisizione di Mps

di Antonio Cardarelli 30 Novembre 2020 09:14
financialounge -  borse mercati Piazza Affari Unicredit

Partenza in rosso per i principali listini europei dopo un mese di novembre caratterizzato da una folle rincorsa. Milano apre a -0,7%, con il FTSE MIB appesantito dalla partenza complicata del titolo Unicredit, che arriva a sfiorare perdite del 4% in avvio di contrattazioni. Partenza negativa anche per il DAX tedesco (-0,5%), per il CAC 40 francese (-0,6%) e per Londra (-0,4%).

NOVEMBRE DA RECORD


Il mese di novembre è ormai a un passo dal passare alla storia come il migliore di sempre per le Borse mondiali. L’indice MSCI che riunisce economie sviluppate ed emergenti, finora, segna +13%: un rally a perdifiato spinto dalle buone notizie arrivate dai vaccini e anche dai mesi complicati che hanno appesantito, in precedenza, i listini globali.

ASIA IN ROSSO


Per Tokyo, protagonista di un rialzo superiore al 15%, l’ultima seduta di novembre è stata nel segno della massima cautela, con l’indice Nikkei 225 che ha perso lo 0,79%. In rosso anche Hong Kong e Shanghai, rispettivamente a -1,9% e -0,5% quando mancano poche ore alla chiusura, nonostante il dato confortante arrivato dal Pmi cinese, con 52,1 punti contro le attese di 51,5.

RESA DEI CONTI UNICREDIT


Gli occhi degli investitori globali restano puntati sull’andamento della pandemia, che nonostante i preparativi per la somministrazione del vaccino non sembra arrestare la sua corsa. Ma ci sono anche altri temi di rilievo. In Italia, per esempio, sarà una giornata importante per Unicredit (che apre in perdita di oltre il 3%) dopo il vertice straordinario che si è tenuto ieri per affrontare il tema governance. Sul tavolo c’è il futuro della grande banca italiana, compresa la possibile acquisizione di Mps. Un passaggio strettamente legato anche al futuro dell’attuale Ceo Jean Pierre Mustier (che aveva sempre osteggiato l’acquisizione di Mps) in vista della scadenza dell’intero cda ad aprile 2021.

L’ANDAMENTO DEL PETROLIO


Altro tema di rilievo è quello del petrolio, attualmente sotto pressione in attesa della riunione dell'Opec+, con i Paesi membri e gli alleati chiamati a decidere sull’estensione al 2021 dei tagli alla produzione. Una scelta tutt’altro che scontata, come dimostrano le tensioni tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, che per il momento sta portando verso il ribasso il presso dei future del Wti gennaio (-1,95% a 44,63 dollari al barile) e del Brent gennaio (-2,2% a 47,12 dollari). Intanto, sul fronte monetario, il cambio euro dollaro è a un passo da quota 1,20. L'oro, in calo dello 0,6%, vale 1.773 dollari l'oncia.
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