Attese e mercati, rally in vista per la sterlina?

A Wall Street ottimismo moderato, nessuna euforia. Le trimestrali USA puntano al rialzo. Dalla Corea alla Brexit, valute protagoniste

23 Novembre 2020 09:29

financialounge

SEGNI RASSICURANTI DAGLI INDICATORI CONTRARIAN


Mentre le Borse in America e Europa sono alle prese con le resistenze tecniche da superare per proseguire il rialzo, che a Wall Street praticamente coincidono con i record storici, dagli indicatori contrarian arrivano segnali tutto sommato rassicuranti, nel senso che il sentiment è ottimista ma senza estremi euforici. Intanto il VIX che registra la volatilità dello S&P 500 continua a viaggiare sui minimi post-virus, anche se non ha ancora riconquistato quelli di inizio anno sotto i 20 punti. Il ritorno alla cautela è segnalato dalle statistiche su Tori, Orsi e Neutrali dell’American Association of Individual Investors, che ha visto la percentuale dei primi nell’ultima rilevazione datata 19 novembre scendere al 44,4%, in calo di oltre 11 punti dal precedente 55,8%, il livello più elevato da gennaio 2018. Si tratta di un indicatore contrarian, per cui più Tori ci sono più c’è il rischio che il mercato si stia facendo prendere la mano. Più o meno lo stesso segnala viene dal termometro dell’ingordigia e della paura elaborato da CNN Business, che alla chiusura del mercato venerdì 20 segnava un ottimismo ancora abbastanza contenuto, come si vede qui sotto. Anche questo è un indicatore contrarian, ma anziché basarsi su interviste come quello della AAII è costruito su una serie di indicatori reali di mercato, come le opzioni put e call.

[caption id="attachment_170482" align="alignnone" width="983"]Termometro del fear & greed: ottimismo ma non euforia pericolosa (fonte: CNN Business) Termometro del fear & greed: ottimismo ma non euforia pericolosa (fonte: CNN Business)[/caption]

TRIMESTRALI USA ARCHIVIATE IN BELLEZZA


A Wall Street si è ufficialmente chiusa la stagione delle trimestrali con Walmart che ha battuto le attese, sia sul fronte dei ricavi, saliti dell’1,7%, sia su quello degli utili per azione, o EPS, balzati del 13,6%. I risultati del colosso americano della distribuzione sono in linea con quelli riportati dalle società che compongono lo S&P 500, che continuano a battere le previsioni che erano state eccessivamente abbassate causa recessione indotta dal virus. Gli investitori si aspettano che il trend continui, con le stime degli analisti in affannosa rincorsa. Infatti oltre il 16% delle società che compongono l’indice guida di Wall Street in occasione dei risultati del terzo trimestre hanno anche migliorato la guidance per i successivi 12 mesi. Un dollaro che viaggia ai minimi di quasi 30 mesi sicuramente aiuta i conti delle aziende più esposte sui mercati internazionali, e conferma le attese di chi pensa che le stime degli utili futuri siano ancora troppo basse. Le ottime trimestrali e soprattutto il miglioramento della guidance sugli utili futuri hanno sicuramente contribuito a far rimbalzare lo S&P 500 dai minimi di periodo toccati a ottobre in area 3.234 punti ai 3557,5 della chiusura di venerdì 20 novembre.

ASIA ALLE PRESE CON LE MONETE FORTI, STERLINA PRONTA AL RALLY


La forza della ripartenza delle economie asiatiche ha un effetto collaterale sulle valute. Il won sud-coreano si rafforza sul dollaro, e la banca centrale di Seul ha pochi margini per rallentarlo abbassando i tassi, che sono già ultra bassi, ma potrebbe intervenire sul Forex. In salita anche il bath thailandese e lo yuan cinese, ma Pechino tollera e forse addirittura incoraggia perché una moneta forte e stabile attira capitali, soprattutto americani. Stesso scenario in Indonesia e Filippine, ma qui le autorità monetarie hanno ancora margini per tagliare i tassi, il che però fornirebbe ulteriore benzina alla crescita economica con il risultato finale di un apprezzamento delle monete. Forex alla ribalta anche in Europa dove a Gran Bretagna e Unione Europea è rimasto poco più di un mese per chiudere sull’accordo commerciale post-Brexit, dato che il periodo di transizione finisce il primo gennaio. La sterlina sta dando segni di forza, viaggiando ben sopra la soglia critica di 1,3 contro dollaro, indubbiamente aiutata dalla debolezza del biglietto verde. Le attese puntano a un’intesa ‘quadro’, con dettagli da definire in seguito. Al mercato potrebbe bastare per mandare in rally la divisa Britannica.

[caption id="attachment_170483" align="alignnone" width="1002"]Il cambio sterlina/dollaro dal voto sulla Brexit (in grigio il periodo di transizione) Il cambio sterlina/dollaro dal voto sulla Brexit (in grigio il periodo di transizione)[/caption]

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