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Ponte Genova: arrestato ex AD Autostrade, in Borsa titolo Atlantia in forte ribasso
L’indagine avviata un anno fa è un’inchiesta collegata al crollo del Ponte Morandi a Genova e riguarda le barriere fonoassorbenti montate sulla rete autostradale
11 Novembre 2020 10:04
Da questa mattina i militari della Guardia di Finanza di Genova, coordinati dalla Procura della repubblica del capoluogo ligure, stanno eseguendo un’ordinanza di misure cautelari, nei confronti di tre ex top manager e tre attuali dirigenti della Società Autostrade per l’Italia (Aspi). A Piazza Affari il titolo Atlantia perde oltre il 3%.
Ai domiciliari sono l’ex amministratore delegato Giovanni Castellucci, il direttore delle operazioni Paolo Berti e Michele Donferri Mirelli. Stefano Marigliani (direttore del primo tronco), Paolo Strazzullo e Massimo Miliani hanno invece subito misure interdittive.
L’inchiesta parte dall’analisi di documenti, indagini tecniche e testimonianze che hanno portato a “raccogliere numerosi e gravi elementi indiziari e fonti di prova in capo ai soggetti colpiti da misura”, si legge nel comunicato della Guardia di Finanza. Nello specifico, dall’indagine emergerebbe la “consapevolezza della difettosità delle barriere e del potenziale pericolo per la sicurezza stradale, con rischio cedimento nelle giornate di forte vento”.
ARRESTATO L’EX AD CASTELLUCCI
Ai domiciliari sono l’ex amministratore delegato Giovanni Castellucci, il direttore delle operazioni Paolo Berti e Michele Donferri Mirelli. Stefano Marigliani (direttore del primo tronco), Paolo Strazzullo e Massimo Miliani hanno invece subito misure interdittive.
TIOLO IN RIBASSO A PIAZZA AFFARI
Dopo la notizia dell’arresto degli ex-vertici di Autostrade, il titolo Atlantia accusa un pesante calo a Piazza Affari (-3,45%). Il ribasso segue la notizia dell’arresto dell’ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, numero uno della società fino a gennaio 2019, ora ai domiciliari. Le accuse ipotizzate per i fermati sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.
L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI GENOVA
L’inchiesta parte dall’analisi di documenti, indagini tecniche e testimonianze che hanno portato a “raccogliere numerosi e gravi elementi indiziari e fonti di prova in capo ai soggetti colpiti da misura”, si legge nel comunicato della Guardia di Finanza. Nello specifico, dall’indagine emergerebbe la “consapevolezza della difettosità delle barriere e del potenziale pericolo per la sicurezza stradale, con rischio cedimento nelle giornate di forte vento”.
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