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Dopo le urne

Voto USA, scenario positivo per il credito a prescindere dall’esito

Neuberger Berman ritiene che in ogni caso il mercato del credito continuerà a poggiare su solide basi, con prospettive migliori per il segmento non-USA ed emergente in caso di ‘onda blu’ democratica

di Virgilio Chelli 3 Novembre 2020 14:17
financialounge -  credito Election day Elezioni Usa 2020 Neuberger Berman Scenari

Mentre gli Stati Uniti si accingono a vivere l’Election Day gli investitori si interrogano sulla rilevanza del responso delle urne per i mercati. É certamente un evento rilevante, ma secondo Neuberger Berman rappresentano solo la punta di una piramide che è favorevole al credito e all’obbligazionario, a prescindere dall’esito. In un commento titolato ‘La piramide delle priorità’, Ashok Bhatia, Deputy Chief Investment Officer – Fixed Income di Neuberger Berman, sottolinea che oltre all’esito del voto vanno considerati altri aspetti, come la prospettiva di un vaccino, le basi di ripartenza estremamente basse delle economie che l’anno prossimo non potranno far altro che crescere e i tassi di interesse prossimi allo zero e destinati a restare fermi a lungo.

UNA PIRAMIDE CHE POGGIA SUI TASSI BASSI


Per l’investitore obbligazionario sono tutti fattori importanti. L’esperto di Neuberger Berman li rappresenta come una piramide per assegnare facilmente la giusta priorità. Alla base della piramide, i tassi prossimi a zero e le politiche monetarie accomodanti di Fed e altre grandi banche centrali. Secondo l’analisi di Neuberger Berman sono fattori che difficilmente cambieranno, a prescindere dall’inquilino che occuperà la Casa Bianca, dalla portata degli stimoli fiscali o da quando arriverà il vaccino.

GLI INTERROGATIVI SUL FRONTE COVID


Questa base, secondo l’esperto di Neuberger Berman, è favorevole a tutti gli asset obbligazionari. Un gradino più su nella piramide c’è il coronavirus, con gli interrogativi sulla gravità che potrà raggiungere la seconda ondata in Europa e in Nord America e su quanto si può essere sicuri che nei prossimi due mesi arriverà un vaccino efficace. Se le notizie dovessero essere negative, gli investitori potrebbero prestare maggiore attenzione all’esito del voto americano, perché la necessità di rinnovare in modo consistente il supporto fiscale diventerà impellente.

SCENARI SEMPRE FAVOREVOLI AL CREDITO


In caso contrario, i mercati potranno concentrarsi nuovamente sui fondamentali economici e aziendali in attesa di riaperture e ripresa, con gli stimoli che tornerebbero in secondo piano, anche perché le misure già varate miravano a sostenere l’economia solo fino all’arrivo del vaccino o di trattamenti efficaci anti-virus. Quindi i primi due livelli della piramide sono favorevoli al credito, con un rischio minimo in caso di notizie negative sul versante del vaccino e dei contagi.

CON ONDA BLU PREMIATO IL DEBITO EMERGENTE


L’esito del voto americano si colloca solo nella parte più alta della piramide disegnata da Neuberger Berman: nel caso di 'ondata blu', con Biden presidente e Congresso tutto Dem, vi sono maggiori probabilità di forti stimoli fiscali, a prescindere dagli sviluppi della crisi sanitaria, in uno scenario che sarebbe ben visto dai mercati, perché favorevole alla crescita e negativo per il dollaro. In tal caso inoltre, secondo Neuberger Berman, il credito non-USA e il debito emergente potrebbero essere i segmenti in cui investire, in particolare il debito emergente in valuta locale.

L’IPOTESI DEL ‘GOVERNO DIVISO’


Se invece dalle urne uscisse un governo diviso, le aspettative di stimoli saranno probabilmente ridimensionate, ma sussisteranno comunque le basi favorevoli delle politiche monetarie accomodanti e, quasi sicuramente, delle notizie positive. In questo secondo scenario, per Neuberger Berman è forse consigliabile restare esposti al credito statunitense, sia investment grade che high yield.

MERCATO DEL CREDITO COMUNQUE FAVORITO


In conclusione, secondo l’esperto di Neuberger Berman, il voto americano è importante per gli investitori, ma è più logico vederlo come la punta di una piramide le cui fondamenta sono favorevoli ai mercati del credito e del reddito fisso, a prescindere dagli esiti.
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