fatturato
Louis Vuitton guida la ripresa del lusso
Alla Borsa di Parigi il titolo del colosso francese guidato da Arnault ha aperto in rialzo del 7%, grazie soprattutto al contenuto calo del fatturato nel terzo trimestre dell’anno. Bene anche Kering ed Hermes
di Matia Venini 16 Ottobre 2020 12:28
Il lusso brilla alla Borsa di Parigi. A guidare la ripresa del settore è il titolo di Louis Vuitton (Lvmh), che ha aperto in rialzo del 7%, per poi abbassarsi a +6,5% (429,2 euro per azione), risultando il migliore dei titoli guida francesi.
Lvmh, colosso francese del lusso guidato da Bernard Arnault, ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre del 2020 con un fatturato di 11,95 miliardi di euro, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato sorprendente per gli analisti di mercato, che si attendevano una flessione almeno del 10%. A sostenere il marchio da luglio a settembre è stato soprattutto il comparto abbigliamento e pelletteria, in crescita del 12% contro le stime che invece lo davano in ribasso dell’1%. Per il gruppo sono stati importanti anche la crescita del business dello champagne e la ripresa della domanda statunitense del cognac Henessy.
La piccola ripartenza degli ultimi tre mesi ha risollevato il marchio dopo un semestre nero. “Gli incoraggianti segnali di ripresa osservati a giugno in molte delle attività del gruppo sono stati confermati nel terzo trimestre in tutte le regioni, in particolare negli Stati Uniti e in Asia”, ha spiegato Lvmh in un comunicato. Nonostante i buoni risultati dell’ultimo trimestre, le perdite di fatturato complessive del 2020 del colosso del lusso si attestano ad ora sui 30,3 miliardi di euro, in calo del 21% rispetto al 2019.
Quello di Louis Vuitton, che ha da poco annunciato una collezione in collaborazione con NBA, non è stato l’unico titolo del settore del lusso a mettersi in luce in Borsa. Sempre a Parigi, Kering è salito del 3,4% a 586,1 euro per azione ed Hermes del 3,9% a 802,4 euro per azione. A Milano invece si sono distinte Moncler (+3,3% a 36,52 euro) e Brunello Cucinelli (+2% a 27,53 euro).
UN CALO CONTENUTO
Lvmh, colosso francese del lusso guidato da Bernard Arnault, ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre del 2020 con un fatturato di 11,95 miliardi di euro, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato sorprendente per gli analisti di mercato, che si attendevano una flessione almeno del 10%. A sostenere il marchio da luglio a settembre è stato soprattutto il comparto abbigliamento e pelletteria, in crescita del 12% contro le stime che invece lo davano in ribasso dell’1%. Per il gruppo sono stati importanti anche la crescita del business dello champagne e la ripresa della domanda statunitense del cognac Henessy.
FATTURATO 2020 IN CADUTA LIBERA
La piccola ripartenza degli ultimi tre mesi ha risollevato il marchio dopo un semestre nero. “Gli incoraggianti segnali di ripresa osservati a giugno in molte delle attività del gruppo sono stati confermati nel terzo trimestre in tutte le regioni, in particolare negli Stati Uniti e in Asia”, ha spiegato Lvmh in un comunicato. Nonostante i buoni risultati dell’ultimo trimestre, le perdite di fatturato complessive del 2020 del colosso del lusso si attestano ad ora sui 30,3 miliardi di euro, in calo del 21% rispetto al 2019.
GLI ALTRI
Quello di Louis Vuitton, che ha da poco annunciato una collezione in collaborazione con NBA, non è stato l’unico titolo del settore del lusso a mettersi in luce in Borsa. Sempre a Parigi, Kering è salito del 3,4% a 586,1 euro per azione ed Hermes del 3,9% a 802,4 euro per azione. A Milano invece si sono distinte Moncler (+3,3% a 36,52 euro) e Brunello Cucinelli (+2% a 27,53 euro).
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