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L'analisi

AllianzGI: un “momento propizio” sui mercati, ma rischia di non durare a lungo

AllianzGI cita la stanchezza dello stimolo monetario e fiscale, le tensioni sulla Brexit e un mercato USA nervoso dopo il rally dei big tech. Ma vede anche opportunità di investimento da cogliere in Europa e Cina

di Virgilio Chelli 12 Settembre 2020 10:00
financialounge -  Allianz Global Investors Morning News Scenari Stefan Rondorf

L’attuale contesto favorevole, caratterizzato da ripresa economica e stimoli senza precedenti, non durerà a lungo. Anche se la pandemia regredisse tanto da consentire un proseguimento della ripresa nell’inverno 2021, l’accelerazione potrebbe perdere gradualmente slancio, perché i margini per un ulteriore sostegno monetario sono limitati, e prima o poi anche i governi dovranno mettere un tetto a quello fiscale. Inoltre, l’atteggiamento aggressivo di Londra sulla Brexit potrebbe rappresentare un rischio da non sottovalutare, mentre il rally di un gruppo ristretto di big tech USA inizia a innervosire il mercato. Ma ci sono ancora numerose opportunità in altre aree geografiche, come Europa e Cina.

IL TERZO TRIMESTRE NON HA DELUSO


Sono le conclusioni del commento settimanale a cura di Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy di Allianz Global Investors, che parte dal bilancio di un terzo trimestre che si avvia a conclusione e che finora non ha deluso le speranze degli investitori. Un trimestre caratterizzato da una buona ripresa economica, anche grazie agli stimoli monetari e fiscali, con la pandemia che sembra stia entrando in una nuova fase, con nuovi casi che non calano molto ma con ricoveri e decessi in caduta, grazie a capacità sanitarie sufficienti a gestire nuovi pazienti. Nel complesso un momento che sembra positivo nell’ambito del ciclo attuale, e chi investe in azioni, obbligazioni societarie e commodity si aspetta che resterà favorevole ancora per qualche tempo.

PROGRESSI DI MOLTI INDICATORI


L’esperto di AllilanzGI elenca i progressi della maggior parte degli indicatori in tutte le aree geografiche, con i PMI manifatturieri che mostrano una tendenza rialzista, la solidità degli ordinativi che lascia presagire un ulteriore incremento della produzione, mentre le aziende dovranno ricostituire le scorte. In alcuni Paesi il rimbalzo del settore dei servizi si è arrestato, spesso per effetto dell’aumento delle infezioni, ma con enormi differenze a livello geografico. In Cina ad esempio, i dati su manifatturiero e servizi sono di nuovo in rialzo, mentre il Giappone ha accumulato ancora ritardo rispetto al resto del mondo.

ATTESA PER IL FOMC DELLA FED


Le Banche Centrali continuano comunque a fornire il massimo sostegno, la Fed ha confermato che i tassi di interesse USA resteranno bassi per anni, e anche la BCE si è detta pronta a nuovi stimoli. Ora i riflettori sono puntati sulla riunione del FOMC, soprattutto dopo la svolta sull’inflazione annunciata a fine agosto, che consentirà il superamento del target del 2% senza interventi preventivi come in passato. L’esperto di AllianzGI non esclude che arrivi anche una forward guidance basata sui dati, che rafforzerebbe l’impegno della Fed a non alzare i tassi dei Fed fund sino a che l’inflazione non raggiungerà un determinato livello.

DATI IN ARRIVO DA USA, EUROPA E CINA


Importanti anche i dati USA in arrivo sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio di agosto, mentre uscirà anche l’indice della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, che ha subito una battuta d’arresto ad agosto, insieme sempre in settimana all’andamento della produzione industriale nell’area euro e nuove statistiche cinesi, tra cui quelle su vendite al dettaglio e produzione industriale ad agosto. Dati positivi sull’economia cinese, osserva l’esperto di AllianzGI, confermerebbero la ripresa globale.
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