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Strategie di investimento

“Spazio all’oro in attesa della pausa di riflessione per azioni e bond”

La Strategy Unit di Pictet Am mantiene l’esposizione neutra su azioni, obbligazioni e liquidità, convinta che il mercato abbia già quasi del tutto scontato l’evoluzione prevista della creazione di liquidità nel resto dell’anno

di Leo Campagna 18 Agosto 2020 16:54
financialounge -  azioni investimenti obbligazioni oro Pictet Am Scenari

La combinazione di casi di contagio nel mondo ancora in crescita e di utili aziendali in caduta libera riducono i margini per ulteriori apprezzamenti dei mercati finanziari nei prossimi mesi. Considerazioni che spingono la Strategy Unit di Pictet Asset Management nel ‘Barometro di agosto’ a mantenere l’esposizione neutra su azioni, obbligazioni e liquidità.

IL RECOVERY FUND EUROPEO DA 750 MILIARDI DI EURO


“Le prospettive più rosee per le economie sviluppate hanno propiziato il miglioramento delle previsioni a livello mondiale da leggermente negative a neutrali. Un importante sviluppo positivo è stato il Recovery Fund europeo da 750 miliardi di euro, di cui il 70% sarà speso nel corso dei prossimi due anni”, specificano gli esperti di Pictet Am. Altri aspetti favorevoli ad una ripresa dell’economia sono l’utilizzo delle carte di credito e la congestione del traffico. In tutti i casi la Cina resta avanti nel percorso di ripresa: un aspetto che, in combinazione a un dollaro più debole, dovrebbe essere di sostegno per i mercati emergenti e per il settore dei materiali.

IL MERCATO HA GIÀ QUASI DEL TUTTO SCONTATO LA LIQUIDITÀ PREVISTA


In generale, la Strategy Unit di Pictet Asset Management è convinta che gli stimoli monetari e fiscali varati in tutto il mondo dovrebbero essere sufficienti a compensare l'incertezza relativa alla pandemia. Basti pensare che si stima che gli interventi monetari delle banche centrali delle prime cinque economie al mondo possano ammontare quest’anno all’equivalente del 14% del PIL, quasi il doppio del picco all’indomani della crisi finanziaria globale. Tuttavia, secondo i professionisti di Pictet Am, il mercato ha già quasi del tutto scontato l’evoluzione prevista della creazione di liquidità nel resto dell’anno, compresa una politica di controllo della curva dei rendimenti da parte della Fed.

OBBLIGAZIONI PIÙ CARE DELLE AZIONI


A questo proposito va ricordato che il rialzo del 40% dai minimi delle azioni globali dovrebbe aver reso costose le valutazioni per la prima volta da settembre 2018 rispetto al loro livello degli ultimi 20 anni. La conseguenza evidente è riflessa nel rapporto prezzo su utili tendenziali (p/e) dell’MSCI All Country World che, da 12,3 volte di marzo, è salito a 16, prossimo ai livelli pre-COVID. Tuttavia, sottolineano gli esperti di Pictet Am, le obbligazioni evidenziano valutazioni ancora più tirate dal momento che si attestano sui livelli peggiori degli ultimi due decenni. I rendimenti delle obbligazioni societarie investment grade e dei TIPS USA (i titoli indicizzati all’inflazione) viaggiano sui minimi record, mentre l’oro è ai massimi di tutti i tempi in termini assoluti.

L’ORO POTREBBE SPINGERSI A 2.500 DOLLARI L’ONCIA ENTRO IL 2025


“Riteniamo che i fondamentali e l'elevata domanda di attivi in grado di offrire diversificazione lascino spazi per ulteriore potenziale di crescita. In particolare restiamo in sovrappeso sull’oro: il posizionamento speculativo a livello globale è limitato mentre stimiamo un rialzo a 2.500 dollari l’oncia entro il 2025. Gli indicatori del sentiment, nel frattempo, sostengono la nostra posizione neutrale sulle azioni, suggerendo anche una pausa temporanea del rally del credito”, concludono i professionisti della Strategy Unit di Pictet Am.

Per altri approfondimenti su investimenti e strategie a cura di Pictet Asset Management è possibile visitare il sito corporate e il blog di cultura finanziaria Pictet per Te.
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