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Sostegno all'economia

Cosa aspettarsi dalla riunione Bce di oggi

Secondo gli esperti di AllianzGI difficilmente arriveranno nuove misure, ma la Banca centrale europea dovrà restare vigile ed essere pronta a fare di più, se necessario

di Virgilio Chelli 16 Luglio 2020 07:45

La risposta della Bce alla crisi scatenata dalla pandemia del Coronavirus si è dimostrata finora efficace, ma la Banca Centrale guidata da Christine Lagarde non dovrà abbassare la guardia ed essere pronta a fare ancora di più se fosse necessario. Lo sottolinea Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, analizzando i possibili risvolti del meeting del Board in programma oggi. L’esperto di AllianzGI non si aspetta l’annuncio di nuove misure, ma la Bce dovrebbe riaffermare la sua politica accomodante che ha seguito finora in risposta alla crisi.

CONDIZIONI FINANZIARIE DELL’EUROZONA MIGLIORATE


La Banca centrale può guardare con ottimismo al deciso miglioramento delle condizioni finanziarie nell’Eurozona conseguito finora, ma in ogni caso, a fronte delle incertezze che continuano ad aleggiare sull’evoluzione della pandemia, sia in Europa che a livello globale, con la relativa minaccia alle prospettive di crescita delle economie, dovrà restare vigile e pronta a fare ancora di più se fosse necessario. In ogni caso i mercati dovrebbero restare tranquilli e confortati dalla presenza della Bce, che resta saldamente in controllo della curva dei rendimenti.

RISULTATI TANGIBILI SUL FRONTE DELL’ECONOMIA REALE


La stessa Bce può dirsi soddisfatta dei risultati ottenuti dalla politica a tutto campo messa in atto da marzo in poi. La ripresa delle economie, sostenuta dai consumi, è stata più forte delle attese, con l’indice manifatturiero Pmi dell’Eurozona risalito a 47,4 a giugno dal 39,4 di maggio, mentre l’indice dei servizi ha fatto ancora più strada portandosi a 48,3 da 30. Il tasso di crescita annuo dell’aggregato monetario M3 si è portato all’8,9% dall’8,2% di aprile, confermando l’efficacia della politica di stimolo creditizio grazie a una trasmissione fluida degli impulsi di politica monetaria. Anche la contrazione degli spread conferma un mercato del credito attivo e in salute.

DUBBI SULL’EVOLUZIONE DELLA PANDEMIA


Per questo, rileva l’esperto di AllianzGI, oggi il contesto generale è più tranquillo rispetto a quello precedente l’ultimo meeting della Bce a giugno, ma comunque la Bce deve mantenersi vigile e pronta a ulteriori interventi se si rivelasse necessario. Questo perché la situazione sul fronte dell’evoluzione della pandemia resta incerta con dubbi ancora sospesi sulle prospettive di crescita sia in Europa che a livello globale. Inoltre, dati e prospettive dell’inflazione restano estremamente bassi, con un tasso annuo nell’Eurozona allo 0,3% e un tasso core allo 0,8%, mentre le aspettative restano ai minimi storici, con l’indicatore swap a 5 anni che a giugno segnava 1,10%.

ATTESA IN AUTUNNO UNA NUOVA ESTENSIONE DEL PEPP


AllianzGI quindi prevede l’annuncio in autunno di un’estensione del Pandemic Emergency Purchase Programme della Bce al fine di sostenere le considerevoli esigenze finanziarie dei governi europei nel 2021, con un fabbisogno che dovrebbe raggiungere i 1.100 mld di euro l’anno prossimo. La Bce ha già prolungato il Pepp nell’ultimo meeting di giugno e potrebbe estenderlo ulteriormente al 2022. Sul mercato dei bond, rileva AllianzGI, regna la serenità, con i tassi a breve ben ancorati a livelli molto bassi, mentre la curva dei rendimenti è destinata a restare influenzata dalla Bce ancora per molto tempo.
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