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Effetto coronavirus

Mense e catering, senza un piano il settore rischia il collasso

La nascita dell’associazione di categoria ANIR riporta l’attenzione su uno dei settori più colpiti durante l’emergenza, con un calo del fatturato di circa il 66%

di Antonio Cardarelli 17 Giugno 2020 18:49
financialounge -  ANIR coronavirus ristorazione

In occasione della nascita di una nuova associazione che rappresenta le imprese della ristorazione, arriva il grido d’allarme per un settore duramente colpito dalla crisi. “Dopo il lockdown bisogna programmare la ripartenza di un settore fondamentale, ma che rischia il collasso”, commenta Lorenzo Mattioli, presidente di ANIP-Confindustria, l’associazione nazionale imprese di pulizia e servizi integrati di Confindustria.

61MILA ADDETTI IN CASSA INTEGRAZIONE


Stiamo parlando di un settore che, tra ristoranti e attività di ristorazione mobile, conta 146.089 imprese con un fatturato di circa 32 miliardi di euro a cui si aggiungono 1.473 imprese tra mense e catering continuativo per un fatturato di poco inferiore ai 6 miliardi di euro. Gli occupati totali sono circa 746mila, e la crisi ha colpito pesantemente il settore della ristorazione collettiva, con 61mila addetti in cassa integrazione sui 96mila totali.

SERVONO PROGETTUALITÀ E SOSTEGNO


A porre l’attenzione su questi numeri allarmanti – solo nelle scuole sono stati somministrati il 94% di pasti in meno tra marzo e aprile – è Lorenzo Mattioli, presidente Anip e della federazione Confindustria servizi hygiene, cleaning & facility services, labour safety solutions in occasione della nascita di ANIR, l’associazione nazionale imprese della ristorazione. “ANIR – commenta Mattioli – rafforza la rappresentanza di un settore importantissimo per il Paese, ma che risulta anche tra i più colpiti dall’emergenza Covid. Allargare la famiglia della rappresentanza dei servizi industriali in Italia è la giusta risposta per un settore, come quello della ristorazione collettiva, che in questo momento ha bisogno di progettualità e sostegno”.

CROLLO VERTICALE DEL FATTURATO


Il compito del presidente di Anir Massimiliano Fabbro, del gruppo omonimo leader nel campo di ristorazione e facility, non sarà semplice. Oltre ai numeri già elencati, basta pensare che tra marzo e aprile di quest’anno i pasti totali non somministrati rispetto al 2019 sono stati 122 milioni con un calo dei ricavi del 66%. Un’emergenza occupazionale, quella del settore ristorazione collettiva, che colpisce prevalentemente le donne, che rappresentano l’82% della forza lavoro. Nella stessa Anir il ruolo di direttore generale verrà ricoperto da Gabriella Iacono, proveniente dall’azienda Milano Ristorazione spa.
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