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I quattro fattori che sostengono l’exploit dei mercati

Non solo il rallentamento del virus, gli esperti di Euromobiliare SGR citano anche l'azione delle banche centrali. Intanto il governativo Usa segnala una rapida uscita dalla recessione

di Virgilio Chelli 10 Giugno 2020 07:45
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Il giugno dei mercati è partito prendendo in mano il testimone lasciato da maggio, che contrariamente al vecchio detto non è stato il mese giusto per vendere e stare alla larga ma piuttosto per comprare e continuare a cavalcare il rally delle Borse. La partenza del mese è stata infatti un vero e proprio tripudio di performance dei temi legati alla ripresa ciclica, che sta disegnando una ‘V’ che replica quella realizzata dai mercati dopo i minimi di marzo. L’azionario è stato sugli scudi con guadagni che sono andati dall’11% di Eurostoxx 50 e FtseMib al 3,1% del Topix, con una travolgente la rimonta del comparto bancario su entrambe le sponde dell’Atlantico con guadagni superiori al 14%.


IL RALLY DELLE AZIONI SI È FATTO SENTIRE ANCHE SUI BOND


Gli esperti di Euromobliare SGR sottolineano che una dinamica analoga è emersa nel mondo degli spread obbligazionari, sia nel segmento governativo che dei bond corporate, con i differenziali di rendimento tra periferia dell’Eurozona e Germania in picchiata e con il tasso del BTP decennale sceso sotto l’1,50%, riportandosi ai livelli di inizio anno, come si vede nella grafica qui sotto.

[caption id="attachment_159075" align="alignnone" width="428"]Il rendimento del Btp a 10 anni è tornato ai livelli di inizio 2020 Il rendimento del Btp a 10 anni è tornato ai livelli di inizio 2020[/caption]

Nel mercato del credito inoltre si sono distinti con una netta sovraperformance i segmenti a più basso rating. Secondo gli esperti di Euromobiliare SGR le ragioni di questo exploit sono le stesse già rilevate in precedenza e si possono ridurre sostanzialmente a quattro fattori.


PANDEMIA SOTTO CONTROLLO, FED E BCE DETERMINATE


Il primo è rappresentato dall’evoluzione della pandemia che appare sotto controllo nei paesi sviluppati. Quindi il fatto che i policy maker continuino a dimostrarsi molto proattivi, prima con la Fed e poi con la Bce che giocando d’anticipo e sorprendendo positivamente i mercati ha annunciato l’aumento del Pandemic Emergency Purchasing Programme di 600 miliardi e il suo prolungamento a giugno 2021.


DATI MACRO USA BUONI, INVESTITORI ANCORA CAUTI


A seguire i dati macroeconomici in miglioramento e superiori alle aspettative. Tra questi gli esperti di Euromobiliare citano, come esempio emblematico, i dati sul lavoro americano di maggio, ben al di là di ogni più rosea aspettativa, anche se sono sempre possibili revisioni il prossimo mese, con la disoccupazione che è scesa sotto i livelli di aprile anziché portarsi verso il 20%, mettendo a segno un guadagno e non la temuta perdita di nuovi posti di lavoro. Ultimo fattore, il posizionamento ancora cauto degli investitori, ancora poco convinti di una rapida uscita dalla crisi del Covid-19.

Fondi flessibili, una soluzione efficiente nell’attuale contesto di mercato


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IL GOVERNATIVO USA SEGNALA RAPIDA USCITA DALLA RECESSIONE


A fare le spese di questo importante ritorno di appetito per il rischio è stato il Treasury decennale americano, che ha visto una salita del rendimento di circa 25 punti base in una sola settimana che si è tradotta in una perdita secca del 2,4% in termini di prezzo. Gli esperti di Euromobiliare osservano che il conseguente irripidimento della curva di norma rappresenta la validazione dell’ipotesi di una imminente uscita dalla recessione, e contribuisce ad incentivare una riallocazione dei portafogli in senso più ciclico.


ATTESA PER LA FED MA ANCHE PER IL CONSIGLIO EUROPEO


Tra gli eventi da non perdere, gli esperti di Euromobiliare segnalano la riunione della Fed di cui si saprà l’esito oggi (mercoledì 10 giugno), l’attesa per le nuove stime macroeconomiche per le proiezioni sui tassi ufficiali al 2022 da parte dei membri del FOMC, da cui ci si aspetta una reiterazione del messaggio di “tassi bassi a lungo”. Attenzione anche all’inizio delle discussioni su budget e Recovery Fund al Consiglio Europeo in calendario il 19 giugno.
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