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I fondatori di Instagram creano un sito per tracciare i contagi da coronavirus
La piattaforma si chiama Rt.live e consente di tracciare l’indice R=0, cioè quello che indica il numero di persone infettate da un singolo contagiato
21 Aprile 2020 09:35

Una piattaforma per monitorare i casi di contagio da coronavirus negli Usa: si chiama Rt.live ed è stata lanciata dai fondatori di Instagram, Kevin Systrom e Mike Krieger. Grazie a questo strumento è possibile tracciare l’indice R=0, cioè quello che indica il numero di persone che un singolo contagiato infetta.
Quello che appare evidente, dai primi dati disponibili, è che il virus si sta diffondendo meno negli Stati americani che hanno adottato maggiormente le norme restrittive. Con riferimento a domenica 19 aprile, Texas e California hanno un punteggio appena sotto 1, mentre il Vermont ha il miglior dato con 0,33.
A livello geografico, la piattaforma dimostra che negli Stati occidentali le misure di contenimento e isolamento stanno funzionando decisamente meglio, mentre la situazione è peggiore nel Sud degli Stati Uniti. Anche piccole differenze nell’applicazione delle misure possono avere un impatto decisivo sull’andamento del contagio.
Sapere dove il virus è più o meno diffuso è importante anche per stabilire modalità e tempi della cosiddetta fase 2, cioè la riapertura graduale delle attività. Come ha spiegato lo stesso Krieger, “nel decidere se e come riaprire, gli Stati dovranno gestire con attenzione il loro tasso di infezione. Speriamo che strumenti come il nostro possano aiutare in questo”.
LE NORME RESTRITTIVE SERVONO
Quello che appare evidente, dai primi dati disponibili, è che il virus si sta diffondendo meno negli Stati americani che hanno adottato maggiormente le norme restrittive. Con riferimento a domenica 19 aprile, Texas e California hanno un punteggio appena sotto 1, mentre il Vermont ha il miglior dato con 0,33.
MEGLIO A OVEST, PEGGIO A SUD
A livello geografico, la piattaforma dimostra che negli Stati occidentali le misure di contenimento e isolamento stanno funzionando decisamente meglio, mentre la situazione è peggiore nel Sud degli Stati Uniti. Anche piccole differenze nell’applicazione delle misure possono avere un impatto decisivo sull’andamento del contagio.
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INFORMAZIONI IMPORTANTI PER LA FASE 2
Sapere dove il virus è più o meno diffuso è importante anche per stabilire modalità e tempi della cosiddetta fase 2, cioè la riapertura graduale delle attività. Come ha spiegato lo stesso Krieger, “nel decidere se e come riaprire, gli Stati dovranno gestire con attenzione il loro tasso di infezione. Speriamo che strumenti come il nostro possano aiutare in questo”.
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