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Idee di investimento - Obbligazioni - 30 marzo 2020

È necessario adottare un orizzonte d’investimento di lungo termine, privilegiando, in questa fase, posizioni più difensive nei corporate bond di qualità, nel franco svizzero e nel dollaro

di Redazione 30 Marzo 2020 09:10

FASE COMPLESSA PER L’OBBLIGAZIONARIO


In questo contesto, sottolinea nell’articolo Coronavirus, nel momento della massima incertezza serve lucidità, Luca Tobagi, CFA, investment strategist di Invesco, “è importante mantenere la lucidità di analizzare la situazione per quella che è”. Infatti, anche in presenza di elementi imponderabili, come la propagazione di un nuovo virus, “è sempre opportuno tenere a mente i dati economici, sulla crescita, sulla dinamica dei prezzi, sugli interventi di politica economica, fiscale e monetaria, che le autorità competenti possono dispiegare in caso di necessità”. Per chi opera in prima linea sui mercati, “controllare le valutazioni e la solidità dei fondamentali delle aziende e dei mercati in cui investiamo e costruire una asset allocation equilibrata, diversificata e adatta alle esigenze, agli obiettivi, ai vincoli e alla capacità dei clienti di tollerare il rischio, nel medio-lungo periodo, vale più che seguire ossessivamente e febbrilmente il flusso di notizie sui mezzi di comunicazione”.
Per quanto riguarda il reddito fisso, “continuiamo a trovarci in una fase complessa, di compressione dei rendimenti obbligazionari. Per quanto ne sappiamo, non è detto che sia destinata a cambiare, soprattutto fino a quando l’incertezza sulla dinamica economica globale rimarrà elevata”, osserva Tobagi. Costruire i portafogli è un processo che deve necessariamente adattarsi a una mutata realtà. “Un cambiamento non semplice, ma non per questo impossibile da realizzare. Lavorare sull’allungamento dell’orizzonte temporale, sull’inclusione di asset class che prima potevano essere meno frequentemente considerate, su strategie più articolate, è una necessità. Ma dalla necessità spesso nascono opportunità e si sviluppano nuove capacità”, conclude Tobagi.

MEGLIO UN ATTEGGIAMENTO DIFENSIVO


Cosa fare sui mercati in questo momento? “Nei nostri portafogli manteniamo un atteggiamento difensivo e prudente, concentrandoci sulla difesa della liquidità: una liquidazione forzata delle posizioni è fuori discussione e sarebbe dannosa per i prezzi di azioni e obbligazioni”, rivela nell’articolo Ethenea: “Con un doppio cigno nero, la recessione è inevitabile” Luca Pesarini, uno dei Lead portfolio manager del fondo Ethna-AKTIV e presidente di Ethenea. Meglio affrontare la situazione attuale con portafoglio ben posizionato, “focalizzato su obbligazioni di alta qualità: l’ondata di vendite sui beni rifugio, come i corporate bond e l’oro, va considerato un effetto temporaneo che rientrerà. Non è ancora il momento di tornare sull’azionario”, puntualizza Michael Blümke, uno dei lead portfolio manager del fondo Ethna-AKTIV. Al momento “la gestione dei tassi di interesse e sulle valute, in particolare il franco svizzero e il dollaro”, potrebbero rivelarsi opportunità interessanti.

È PRUDENTE CONTINUARE IN UN POSIZIONAMENTO DIFENSIVO


Incline alla prudenza in questa fase è anche il il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management. Secondo gli esperti del Team, per l’investitore obbligazionario tutto questo vuol dire che i mercati stanno ancora cercando di capire la natura dell’imminente recessione e seguiranno con attenzione gli effetti degli stimoli monetari e fiscali, ma intanto potrebbero crescere gli interrogativi sulla capacità delle valutazioni correnti di compensare un inevitabile aumento del rischio di insolvenza e di abbassamento dei rating. Inoltre i fattori tecnici non favoriscono un rialzo dei prezzi. La conclusione della grande casa d’investimento, come si legge nell’articolo Obbligazioni, J.P. Morgan AM consiglia un approccio prudente, è che prima o poi si tornerà a operare attivamente, “ma per il momento sembra prudente continuare ad assumere un posizionamento difensivo”.

UNA VOLTA USCITI DALLA CRISI SI APRIRANNO OPPORTUNITÀ


Lo shock combinato del Covid-19 e del calo-petrolio ha determinato ampie vendite sia sull’azionario che sui titoli del reddito fisso, provocate da ribilanciamenti di portafoglio, mettendo in difficoltà l’equilibrio dei conti di broker e dealer. Nel momento in cui le banche centrali hanno tagliato i tassi e ampliato il quantitative easing, la liquidità ha cominciato a migliorare specialmente sul mercato dei Treasury e dei titoli rappresentativi di mutui, quindi Goldman Sachs Asset Management (GSAM) si è focalizzata sull’acquisto di bond che offrissero potenziale di forte free cash flow sostenuto da asset altrettanto forti. Una volta che si inizierà a uscire dalla crisi, il che richiederà diverse settimane, allora si apriranno opportunità sul segmento del credito a breve di elevata qualità, che dovrebbe beneficiare proprio delle migliorate condizioni di liquidità. Gli esperti di GSAM spiegano nell’articolo Il mercato obbligazionario alla sfida della liquidità che il declassamento di bond investment grade nella categoria high yield metterebbe il settore sotto pressione. Mentre i volumi scambiati da inizio anno sono aumentati del 20-25%, l’attività sul mercato è rimasta ordinata nonostante l’allargamento degli spread. In ogni caso il mercato high yield ha sperimentato importanti deflussi di investimenti, rappresentando anche qui una sfida per la liquidità. GSAM ritiene che il rischio di default sia aumentato sul segmento high yield, ma ritiene che il tasso di possibili default nei prossimi mesi, prezzato oggi dal mercato e pari a circa il 9%, sia eccessivo.

CREDITO E DEBITO EMERGENTI ATTIRERANNO CAPITALI


Gli esperti di Amundi, nell’articolo Mercati in cerca del fondo da cui riemergere, provano a guardare alla fine della pandemia e ritengono probabili posizioni di bilancio e monetarie che in precedenza avremmo considerato impensabili. Infatti, il day after dopo il grande contagio gli investitori si ritroveranno con rendimenti obbligazionari core più bassi e con la necessità di trovare rendimenti altrove, e in questo nuovo contesto globale il credito e il debito dei mercati emergenti saranno i candidati naturali ad attirare capitali in cerca di rendimento. Nella situazione attuale invece, selezione e cautela sul mercato dei bond a rating di bassa qualità. l’attenzione dei due esperti di Amundi è rivolta soprattutto alle società in grado di sopravvivere a un blocco temporaneo dell’attività economica, vale a dire meno utili o addirittura nessun utile, con costi ancora regolari e talvolta elevati dei rimborsi del debito. Per questo Amundi resta cauta e altamente selettiva nel segmento high yield, mentre preferisce i titoli Investment Grade, che dovrebbero beneficiare del sostegno delle banche centrali, così come le obbligazioni periferiche.
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