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Obbligazioni, J.P. Morgan AM consiglia un approccio prudente

Nel suo Bond Bullettin J.P. Morgan AM consiglia di mantenere un atteggiamento difensivo perché le condizioni di mercato potrebbero determinare nuove vendite forzate soprattutto sugli high yield

di Virgilio Chelli 25 Marzo 2020 19:00

Gli investitori sul mercato obbligazionario si chiedono se le valutazioni raggiunte dal mercato dei corporate bond siano arrivate a livelli tali da compensare il maggior rischio di insolvenza, viste le incertezze sulla durata dell’imminente recessione e dalla reazione di mercati e economie alle ingenti misure messe in atto dalla politica monetaria e fiscale. Nel Bond Bullettin settimanale, il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan AM risponde raccomandando ancora prudenza e posizionamento difensivo, perché non è escluso che le circostanze inducano a nuove vendite forzate, soprattutto nel comparto degli high yield.

LA RECESSIONE POTREBBE ESSERE PROFONDA, MA NON E’ DETTO CHE DURERA’ A LUNGO


Secondo gli esperti di J.P.Morgan AM l’impatto dalla pandemia sul Pil americano è destinato a superare di gran lunga il -5% della crisi finanziaria, ma non è detto che la recessione, per quanto profonda, debba durare a lungo. Dipenderà da una serie di fattori, primo fra tutti la risposta monetaria, finora significativa, della Federal Reserve, mentre anche le banche centrali dei mercati emergenti si stanno dando da fare tagliando i tassi, dal Brasile alla Cina, dalla Corea del Sud alla Polonia. Di fatto il mercato del credito non sembra ancora stabilizzato, con gli spread che si sono ancora ampliati raggiungendo 905, 856 e 634 punti base rispettivamente per l’high yield Usa ed europeo e per i titoli di Stato dei mercati emergenti, livelli superiori a quelli delle precedenti crisi del 2011 e 2016.

LE VALUTAZIONI SCONTANO UN NOTEVOLE RISCHIO DI INSOLVENZA E DI RIDUZIONE DEI RATING


Questo indica che le valutazioni scontano un notevole rischio di insolvenza e di riduzione del merito di credito, per questo secondo gli esperti di J. P. Morgan AM “potrebbe essere giunto il momento di valutare se queste classi di attivo offrano effettivamente valore”. Il Bond Bullettin fa l’esempio dell’high yield, dove finora su un orizzonte temporale di due anni un investitore non ha mai subito perdite, ma ora gli spread potrebbero allargarsi ancora, anche se restano molto lontani dai livelli estremi osservati durante la crisi del 2008, quindi la prudenza è d’obbligo.

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POTREBBERO AUMENTARE LE VENDITE FORZATE, IN CERCA DI RIFUGIO SUI FONDI MONETARI


Inoltre, la liquidità è limitata, gli spread denaro-lettera si allargano e i flussi netti da inizio anno sono diventati negativi penalizzando prevalentemente anche qui il segmento high yield, i prestiti e le obbligazioni in valuta locale dei mercati emergenti. Si cerca quindi rifugio nei fondi del mercato monetario che da inizio anno hanno registrato sottoscrizioni per oltre 460 miliardi di dollari. E se dovessero proseguire i rimborsi nel reddito fisso, avverte J. P. Morgan AM, il numero di venditori forzati potrebbe aumentare, spingendo i prezzi al ribasso e creando ulteriori incertezze sul fronte delle valutazioni.

PER IL MOMENTO È PRUDENTE CONTINUARE IN UN POSIZIONAMENTO DIFENSIVO


Secondo gli esperti di J. P. Morgan AM, per l’investitore obbligazionario tutto questo vuol dire che i mercati stanno ancora cercando di capire la natura dell’imminente recessione e seguiranno con attenzione gli effetti degli stimoli monetari e fiscali, ma intanto potrebbero crescere gli interrogativi sulla capacità delle valutazioni correnti di compensare un inevitabile aumento del rischio di insolvenza e di abbassamento dei rating. Inoltre i fattori tecnici non favoriscono un rialzo dei prezzi. La conclusione della grande casa è che prima o poi si tornerà a operare attivamente, “ma per il momento sembra prudente continuare ad assumere un posizionamento difensivo”.
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