Il coronavirus spaventa i mercati. Anche tra gli investitori più esperti c’è chi si è fatto cogliere di sorpresa dal crollo dei listini che nelle ultime due settimane hanno assottigliato il valore dei risparmi pensionistici e degli investimenti di molte persone. Per
Mark King, head of EMEA Investment Content di
Columbia Threadneedle Investments, “questo è il momento di mantenere i nervi saldi, senza cedere all’emotività”.
I CONSUMI TORNERANNO A SALIRE
L’impatto del coronavirus sull’economia provocherà un calo del Pil mondiale. “Si è verificata un’interruzione delle
catene produttive globali, i consumi stanno calando perché sempre più persone rimangono nelle proprie case e le società faranno fatica ad accrescere gli utili”, spiega
Mark King. Gli impatti più importanti si avranno su settori come “viaggi, intrattenimento, ospitalità, alimentari e bevande”, continua
King. “Eppure, una volta superati questi effetti di breve termine
i consumi torneranno a salire, perché le persone torneranno a condurre le vite che conducevano prima della diffusione del Covid-19”.
QUALCHE POSSIBILE MIGLIORAMENTO
Quando l’emergenza sarà finita, inoltre, si potrà addirittura notare qualche miglioramento. “Il prezzo del petrolio è crollato e ciò potrebbe rendere più economica la benzina, mentre chi vive nei paesi in cui le
banche centrali hanno tagliato i tassi d'interesse potrebbe ritrovarsi con una rata del mutuo inferiore”, si legge nel commento di
Columbia Threadneedle Investments. Da valutare, anche, l’impatto delle misure dei governi in termini di stimoli fiscali sulla liquidità disponibile.
LE ECONOMIE DESTINATE A RIPRENDERSI
Difficile stabilire con certezza se le economie di Stati Uniti, Europa e regno Unito fossero destinate alla
recessione già prima del
Covid-19. “Magari il coronavirus è stato semplicemente il catalizzatore di una recessione che era inevitabile dopo la più lunga espansione economica della storia”, sostiene
King che resta convinto del fatto che “i mercati finiranno col riprendersi come hanno sempre fatto nei decenni precedenti”.
“Recessione? Se arriverà sarà di breve durata”

INVESTIRE NEL LUNGO TERMINE
È tutta una questione di orizzonte temporale. Nell’immediato è più che normale avvertire un certo panico di fronte alla crisi, ma secondo l’analisi di King, “potrebbe non avere la stessa importanza dopo dieci anni”. Investire in un’
ottica di lungo periodo contribuisce di fatto a smussare le fluttuazioni del mercato azionario e “può rivelarsi una strategia più efficace rispetto al tentativo di anticipare il mercato”.
INVESTIRE CON REGOLARITÀ
Qual è, quindi, la strategia da adottare? Per
Columbia Threadneedle Investments un approccio "buy and hold" consentirà di sfruttare l'interesse composto (quando si generano utili sugli utili precedenti) per
amplificare i rendimenti, ma funziona solamente se il capitale resta investito e ha tempo per produrre risultati”. Da valutare anche l’opportunità, per investitori di lungo termine, di investire “in maniera regolare, aggiungendo periodicamente denaro agli investimenti al fine di sfruttare il metodo del costo medio”.
MEGLIO UN FONDO ATTIVO
In queste fasi particolarmente volatili dei mercati, un
fondo attivo “con un comprovato track record in fatto di creazione di rendimenti reali è di fondamentale importanza per ottimizzare le opportunità degli investitori di affrontare le oscillazioni del mercato azionario e generare ricchezza nel lungo periodo”, conclude
Mark King. Gli investitori di lungo termine, con un
portafoglio diversificato, dovrebbero evitare di cedere al panico.