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Banor SIM dona 100mila euro all’Ospedale Niguarda di Milano 

Un gesto concreto per affrontare l’emergenza coronavirus. La donazione ha l’obiettivo di aumentare la capacità di dare assistenza e ricovero ai cittadini colpiti dal Covid-19

di Fabrizio Arnhold 16 Marzo 2020 16:48
financialounge -  Banor SIM coronavirus donazione Ospedale Niguarda

Un’azione concreta in un momento di emergenza nazionale per il coronavirus. Banor SIM ha deciso di essere al fianco del personale medico e paramedico dell’Ospedale Niguarda di Milano, con una donazione da 100mila euro che ha l’obiettivo di dare un aiuto tangibile nel contrasto alla diffusione del Covid-19. 

UN GESTO DI SOLIDARIETÀ


La donazione da 100mila euro a favore dell’Ospedale Niguarda è destinata all’implementazione del numero di posti letto in terapia intensiva, all’acquisto di dispositivi tecnici, all’integrazione di personale medico e infermieristico e alla ricerca, in un momento così delicato per la Lombardia e l’Italia. 

COMBATTERE L’EMERGENZA


“Il nostro è un semplice gesto di riconoscenza per il lavoro svolto da un gruppo di eroi che si trovano tutti i giorni in prima linea per combattere l’emergenza del coronavirus”, commenta Massimiliano Cagliero, fondatore e ad di Banor SIM. “Ammiriamo la dedizione con la quale in Lombardia e in tutte le regioni del Paese le donne e gli uomini che lavorano all’interno della Sanità pubblica stanno operando ed è per questo che abbiamo ritenuto opportuno dare loro uno strumento ulteriore per essere ancora più performanti nell’assistere e salvare vite umane”. 

INIEZIONE DI FORZA


Per affrontare situazioni difficili come questa occorre il sostegno di tutti. “Il nostro sistema sanitario e tutti i professionisti di Niguarda stanno affrontando una lotta estremamente complicata e lo fanno con dedizione, senso del dovere, passione e responsabilità”, è il ringraziamento del direttore di Niguarda, Marco Bosio. “Le dimostrazioni di vicinanza, come questa generosa donazione di Banor SIM, che ringrazio a nome di tutto il Niguarda, rappresentano per gli operatori una vera e propria iniezione di forza”.
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