Alessandro Tentori
Cercare soluzioni d’investimento nell’era dei tassi negativi
Mercati in cerca di conferme dopo il rally di fine anno, soprattutto sul versante degli utili delle aziende Usa. Per AXA Im Italia gli investitori cercano alternative agli strumenti monetari classici, ma la preferenza resta per le azioni
di Virgilio Chelli 30 Gennaio 2020 07:00
I dati macro disponibili nel primo scorcio del 2020 puntano tutti a una stabilizzazione del quadro dell’economia globale, con un mercato del lavoro molto positivo in tutte le aree ma soprattutto negli Stati Uniti, con un mood positivo che va a sostenere i consumi. All’appello mancano invece ancora gli investimenti, che fanno fatica a ripartire nonostante le politiche espansive adottate in tutto il globo dalle banche centrali. Un fattore che si riflette anche nel deterioramento registrato dagli indicatori manifatturieri negli ultimi 12-18 mesi che si è registrato un po’ in tutte le aree, dalla Cina all’America fino all’Eurozona.
Proprio gli investimenti potrebbero essere l’elemento che fa scattare un mood più positivo nelle varie economie, ma ancora non si vede quel pick up sostanziale nonostante le politiche monetarie ultra-espansive e il livello dei tassi di interesse, bassissimi se non negativi. In un'ottica tendenziale, tra le varie economie la Cina sembra quella meglio posizionata per beneficiare di un miglioramento del trend economico globale, anche se dovrà accelerare le riforme e il processo di ribilanciamento dell’economia interna. Senza poi dimenticare l’impatto, ancora da valutare, dell’epidemia causata dal coronavirus.
Tutto questo viene sintetizzato da Alessandro Tentori, CIO AXA IM Italia nel suo primo ‘appuntamento mensile’ del 2020, con l’indicazione che l’anno parte nel segno della stabilizzazione, che non vuol dire ancora miglioramento, ma non più quel deterioramento veloce visto nell’ultimo anno e mezzo, con l’esclusione degli Stati Uniti. La ‘stabilizzazione è in corso’, secondo Tentori, ma non è ancora abbastanza per mantenere il livello di crescita dei mercati, anche se non sarà non sarà fattore negativo.
Tentori spiega che gli investitori, rimasti cauti e con i portafogli sostanzialmente scarichi pur in presenza del rally di fine 2019, dispongono oggi di una grande riserva di cash, il che pone un duplice problema: potrebbero infatti utilizzare il cash per un ritorno sull’azionario, ma devono anche decidere su quali strumenti di liquidità parcheggiarlo nel frattempo. Gli strumenti monetari tradizionali non sembrano particolarmente utili, con le banche centrali tutte ‘on hold’. Nessuno prevede infatti rialzi dei tassi nei prossimi mesi, anzi, Bank of England e anche Fed potrebbero decidere di limare ancora nella seconda metà dell’anno.
Al mercato serve in questa fase soprattutto una che venga dai fondamentali legati mercato equity, dove il trend degli utili delle aziende Usa deve avere inversione di tendenza, per giustificare il livello di multipli di prezzo raggiunti. L’esperto di AXA IM Italia ritiene ancora valida l’asset allocation tattica proposta a novembre, con un orizzonte massimo di 3 mesi, che privilegia il rischio azionario a quello obbligazionario e in quest’ultimo ambito favorisce il rischio di credito al rischio di tasso puro, con opportunità sulle duration molto basse e rischio di credito evidente, come gli high yield dei mercati emergenti.
Il fattore Importante da guardare con attenzione è la liquidità e la sua gestione. Con i tassi negativi o bassissimi gli strumenti tradizionali per il parcheggio della liquidità hanno perso appeal, il che spinge l’investitore carico di cash verso una gamma di rischi più ampia. Alla fine il destino del cash è legato a quello dei tassi negativi: più dureranno e più andranno esplorate alternative ai tradizionali strumenti monetari.
CINA MEGLIO POSIZIONATA PER BENEFICIARE DEL TREND GLOBALE, MA DEVE FARE AGGIUSTAMENTI
Proprio gli investimenti potrebbero essere l’elemento che fa scattare un mood più positivo nelle varie economie, ma ancora non si vede quel pick up sostanziale nonostante le politiche monetarie ultra-espansive e il livello dei tassi di interesse, bassissimi se non negativi. In un'ottica tendenziale, tra le varie economie la Cina sembra quella meglio posizionata per beneficiare di un miglioramento del trend economico globale, anche se dovrà accelerare le riforme e il processo di ribilanciamento dell’economia interna. Senza poi dimenticare l’impatto, ancora da valutare, dell’epidemia causata dal coronavirus.
PER AXA IM ITALIA L’ANNO È PARTITO NEL SEGNO DELLA STABILIZZAZIONE, NON ANCORA DEL MIGLIORAMENTO
Tutto questo viene sintetizzato da Alessandro Tentori, CIO AXA IM Italia nel suo primo ‘appuntamento mensile’ del 2020, con l’indicazione che l’anno parte nel segno della stabilizzazione, che non vuol dire ancora miglioramento, ma non più quel deterioramento veloce visto nell’ultimo anno e mezzo, con l’esclusione degli Stati Uniti. La ‘stabilizzazione è in corso’, secondo Tentori, ma non è ancora abbastanza per mantenere il livello di crescita dei mercati, anche se non sarà non sarà fattore negativo.
GRANDI RISERVE DI CASH DISPONIBILI PER L’AZIONARIO, MA IL MERCATO CERCA CONFERME
Tentori spiega che gli investitori, rimasti cauti e con i portafogli sostanzialmente scarichi pur in presenza del rally di fine 2019, dispongono oggi di una grande riserva di cash, il che pone un duplice problema: potrebbero infatti utilizzare il cash per un ritorno sull’azionario, ma devono anche decidere su quali strumenti di liquidità parcheggiarlo nel frattempo. Gli strumenti monetari tradizionali non sembrano particolarmente utili, con le banche centrali tutte ‘on hold’. Nessuno prevede infatti rialzi dei tassi nei prossimi mesi, anzi, Bank of England e anche Fed potrebbero decidere di limare ancora nella seconda metà dell’anno.
ANCORA VALIDA UNA ASSET ALLOCATION TATTICA CHE PRIVILEGIA LE AZIONI AI BOND
Al mercato serve in questa fase soprattutto una che venga dai fondamentali legati mercato equity, dove il trend degli utili delle aziende Usa deve avere inversione di tendenza, per giustificare il livello di multipli di prezzo raggiunti. L’esperto di AXA IM Italia ritiene ancora valida l’asset allocation tattica proposta a novembre, con un orizzonte massimo di 3 mesi, che privilegia il rischio azionario a quello obbligazionario e in quest’ultimo ambito favorisce il rischio di credito al rischio di tasso puro, con opportunità sulle duration molto basse e rischio di credito evidente, come gli high yield dei mercati emergenti.
GESTIRE LA LIQUIDITÀ È IL VERO PROBLEMA FINO A CHE DURANO I TASSI NEGATIVI
Il fattore Importante da guardare con attenzione è la liquidità e la sua gestione. Con i tassi negativi o bassissimi gli strumenti tradizionali per il parcheggio della liquidità hanno perso appeal, il che spinge l’investitore carico di cash verso una gamma di rischi più ampia. Alla fine il destino del cash è legato a quello dei tassi negativi: più dureranno e più andranno esplorate alternative ai tradizionali strumenti monetari.
Trending