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Apple, conti record: da AirPods a musica e tv, tutto va forte

Apple presenta risultati trimestrali record grazie alle vendite di iPhone (+8%) e Airpods. In forte crescita i ricavi dai servizi, che comprendono musica, tv e tutti gli store. Titolo in rialzo del 4% nell’after hour

di Virgilio Chelli 29 Gennaio 2020 09:52
financialounge -  Apple iPhone trimestrali

Nel primo trimestre dell’anno fiscale 2019-20, il più importante perché include la stagione dello shopping di fine anno, Apple è riuscita ancora una volta a battere le attese del mercato e degli analisti con ricavi e profitti ben più alti di quelli attesi a Wall Street, che hanno spinto il titolo in rialzo fino a oltre il 4% nell’after hour della borsa americana, già chiusa al momento dell’uscita della trimestrale. I ricavi sono aumentati del 9% a 91,8 miliardi di dollari battendo perfino le stime della stessa casa di Cupertino, con un forte miglioramento rispetto a un anno fa quando invece c’era stata una revisione al ribasso dovuta alla debolezza delle vendite in Cina.

RICAVI SOSTENUTI DALLE VENDITE DI IPHONE E DAI SERVIZI


I ricavi sono stati sostenuti delle vendite di iPhone, in aumento dell’8% a 56 miliardi di dollari grazie ai nuovi modelli. Molto confortanti anche i dati economici provenienti dai servizi, che comprendono una parte rivolta alle imprese, ma riguardano soprattutto attività consumer, come vendite sugli store digitali, servizi cloud e abbonamenti a musica e tv. Nel trimestre la divisione ha registrato un fatturato di 12,7 miliardi di dollari, in crescita del 16,9% su base annua.

BOOM PER AIRPODS E IWATCH


Tra i dati più interessanti presentati da Apple anche quelli relativi alla divisione wereable, ovvero iWatch, AirPods e AirPods pro. In particolare la tipologia più costosa di auricolari ha permesso una crescita del 37% del fatturato della divisione, che ha raggiunto nel trimestre i 10 miliardi di dollari.

UTILI PER AZIONE


In termini di utile per azione, il numero più guardato da analisti e investitori, il trimestre si è cifrato in 4,99  dollari contro stime di 4,55 dollari. Tutte le altre voci hanno battuto le attese, dai ricavi, sia da iPhone che da servizi, alle vendite di altri prodotti, fino al margine operativo lordo, pari al 38,4%.

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UNA CORSA LUNGA 10 ANNI CHE HA DECUPLICATO IL VALORE DEL TITOLO A WALL STREET


Il trimestre di Apple conferma comunque che non si interrompe almeno finora lo spettacolare percorso della casa di Cupertino in termini di quotazioni di Borsa. Dieci anni fa il titolo valeva una trentina di dollari, 12 mesi fa poco più di 150 e nel dopo mercato del 28 gennaio 2020 flirtava con i 325 dollari.
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