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Trump e Wall Street, 3 anni di luna di miele. Ma durerà?

Dal giorno della sua elezione la Borsa di New York ha portato a casa oltre il 44%. Meglio di lui hanno fatto solo FDR, che veniva da un crollo dell’80%, Truman ed Eisenhower. Riuscirà a durare ancora un anno?

di Redazione 13 Novembre 2019 11:57

Domenica 9 novembre Donald Trump ha festeggiato i 3 anni dall’elezione che lo portò a sorpresa alla Casa Bianca, dopo aver sconfitto la favorita Hillary Clinton. Tre anni controversi, segnati dalla guerra dei dazi ma anche dalla riforma fiscale, e infine dall’impeachment che stanno tentando i democratici, al termine dei quali The Donald si ritrova con un tasso di approvazione degli americani al 47%, un punto sopra quello di Obama esattamente allo stesso punto, secondo l’ultima rilevazione quotidiana del Rasmussen Report. Ma anche tre anni che certamente non sono dispiaciuti a Wall Street, che ha messo a segno un total return, vale a dire rialzo dei prezzi considerando il reinvestimento degli utili e aggiustato per l’inflazione, di oltre il 44%.

FINORA MEGLIO DI LUI SOLO IL MITICO FDR E I DUE PRESIDENTI DEL DOPOGUERRA


Secondo i calcoli fatti su Bloomberg dal columnist Justin Fox, e riportati nel grafico qui sotto, dai tempi della crisi del 1929 meglio di lui hanno fatto solo Franklin Delano Roosvelt, Harry Truman e Ike Eisenhower. C’è da dire che il primo aveva raccolto una Wall Street al tappeto lasciata in eredità dal suo predecessore Herbert Hoover, quello della Grande Depressione, che aveva fatto perdere alla Borsa americana l’80% del suo valore. Gli altri due invece avevano avuto la ventura di cavalcare lo spettacolare mercato Toro del dopoguerra, andato avanti per tutti gli anni Cinquanta.

TOTAL RETURN DELLO S&P 500 AGGIUSTATO PER L’INFLAZIONE NEI PRIMI TRE ANNI DALL’ELEZIONE

[caption id="attachment_147743" align="alignnone" width="1002"] FONTE BLOOMBERG, BUREAU OF LABOR STATISTIC[/caption]

TRUMP HA GODUTO PIU’ DI OBAMA DEL RIMBALZO DOPO IL CRAC LEHMAN


In questa speciale classifica Trump è seguito molto da vicino da JFK, Clinton e Bush padre, ai quali basterebbero un paio di settimane di storno per sorpassarlo. A distanza Obama, Reagan e Johnson. Anche il predecessore di Trump si è trovato in una situazione simile a quella del mitico FDR, con Wall Street asfaltata dal crac di Lehman, ma la parte migliore dello spettacolare recupero iniziato a marzo del 2009, quando lo S&P toccò il mefistofelico minimo intraday di 666, se l’è beccata proprio Trump. Un destino simile tutto sommato a quello di Ronald Reagan, che negli anni 80 risollevò un’economia americana schiacciata tra inflazione e stagnazione, ma il beneficio in termini di rialzo di Wall Street se lo iscrisse Bush senior, con un rialzo in tre anni di quasi il 40%.

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L’INCUBO RICORRENTE DI TRUMP SI CHIAMA BUSH SENIOR


E proprio il vecchio Bush è probabilmente l’incubo ricorrente di Donald Trump. Primi tre anni di presidenza vissuti alla grande, vittoria nella prima Guerra del Golfo, economia al galoppo grazie a Reagan, e Wall Street dominata dal Toro. Peccato che proprio nell’anno elettorale, il 1992, l’economia abbia cominciato a frenare, come anche il Toro di Wall Street. Con il risultato che Bill Clinton lo spodestò dalla Casa Bianca con lo slogan diventato famoso: "it's‘the economy, stupid!"
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