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I conti di Amazon deludono, il titolo crolla a Wall Street

Utili in frenata per la prima volta in due anni: il titolo Amazon segna un -9,1% nelle negoziazioni post-chiusura di Wall Street. Preoccupano anche i conti previsionali del quarto trimestre

25 Ottobre 2019 09:57

financialounge -  Amazon trimestrali
Dopo due anni di crescita spedita, per la prima i conti di Amazon deludono le aspettative e il titolo fa segnare un pesante -9,1% nelle negoziazioni post-chiusura di Wall Street, il cosiddetto “extended market”.

FRENATA NEL TERZO TRIMESTRE


Nel terzo trimestre del 2019 gli utili netti di Amazon sono stati pari a 2,13 miliardi di dollari, in calo del 26% rispetto ai 2,88 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. Gli utili per azione hanno segnato 4,23 dollari, con una frenata del 36% rispetto ai 5,75 dollari del 2018, meno rispetto ai 4,59 dollari per azione previsti.

PREVISIONI DELUDENTI


Dati poco incoraggianti, quindi, che hanno determinato una perdita di poco superiore al 9% nelle negoziazioni sul titolo effettuate dopo la chiusura dell’orario canonico. A preoccupare gli investitori, nonostante un buon dato sui ricavi (circa 70 miliardi di dollari) sono state anche le previsioni suo conti del trimestre in corso. I ricavi, fanno sapere da Amazon, potrebbe essere compreso tra 80 e 86,5 miliardi di dollari contro previsioni di 87,2 miliardi. Numeri deludenti nonostante l’arrivo delle feste natalizie e del Black Friday.

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INVESTIMENTI SU PRIME


A pesare sui risultati del trimestre in corso, hanno spiegato gli stessi responsabili di Amazon, sono stati gli investimenti di 1,5 miliardi di dollari per ridurre i tempi di consegna per i clienti Prime da due a un giorno su un numero più ampio di clienti.

AMAZON SECONDO DATORE DI LAVORO NEGLI USA


Segnali incoraggianti, invece, dalle divisioni cloud computing e video streaming (+36%) e dai ricavi della pubblicità e delle altre categorie, saliti del 44%. In crescita importante anche la forza lavoro: +100mila unità che hanno portato a 750mila lavoratori totali Amazon, rendendolo dopo WalMart il secondo datore di lavoro negli Usa.

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