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Idee di investimento - Azioni - 21 ottobre 2019

Se davvero le tensioni internazionali diminuiranno l’azionario sarà favorito e gli emergenti in particolare. Nel frattempo a Wall Street c’è valore nell’healthcare, nel finanziario e nei tecnologici

di Redazione 21 Ottobre 2019 09:55

AL VIA LA STAGIONE DEGLI UTILI DEL TERZO TRIMESTRE


E’ partita la stagione degli utili del terzo trimestre, con gli Stati Uniti in veste di apripista. I primi dati hanno riservato anche qualche sorpresa positiva – come nel caso di JPMorgan Chase e Bank of America – ma il grosso inizierà questa settimana, con i tecnologici che forniranno il polso della situazione. “In generale, il rallentamento della crescita e l’esaurirsi degli effetti degli sgravi fiscali negli Stati Uniti penalizzeranno utili e margini ma dovrebbe comunque emergere una forte dispersione a livello settoriale. Le previsioni più positive in questo senso riguardano i settori del real estate e delle utility mentre le flessioni dei profitti più marcate dovrebbero essere quelle dei produttori di energia. Una decelerazione degli utili di una certa consistenza si potrebbe avere anche nell’IT e nei materiali di base” argomenta nell’articolo AllianzGI: “Prepararsi a una fase di incertezza, ma senza allarmismi" Hans-Jörg Naumer, director global capital markets & thematic research di AllianzGI.

L’ATTEGGIAMENTO ACCOMODANTE DELLE BANCHE CENTRALI


Se però davvero le tensioni internazionali e la guerra commerciale si dovessero attenuare, il premio per l’incertezza politica potrebbe diminuire, supportando il mercato azionario globale. In questo scenario è infatti quasi scontato che le banche centrali manterranno tassi di interesse bassi a lungo. “Dall’inizio dell’anno le autorità monetarie in tutto il mondo hanno operato nel complesso 40 tagli dei tassi di riferimento”, riferisce Stefan Scheurer, director global capital markets & thematic research di AllianzGI nell’articolo AllianzGI: “Se ci sarà pace su dazi e Brexit l’azionario è favorito”. A questo proposito l'esperto sottolinea la riduzione del costo del denaro per la prima volta negli ultimi tre anni da parte anche della Banca centrale di Singapore.

BENEFICI PER I MERCATI AZIONARI, SOPRATTUTTO QUELLI EMERGENTI


Anche Michael Biggs, investment manager delle strategie obbligazionarie local Emerging markets di GAM Investments, affronta il tema dei dazi nell’articolo Pace Usa-Cina sui dazi? Per GAM è favorito l’azionario emergente. “Se nel breve termine, magari sulla scia delle recenti aperture dell’amministrazione Trump, si registrasse un miglioramento delle relazioni commerciali tra Washington e Pechino, un eventuale stimolo cinese potrebbe spronare la crescita globale. A cascata, si genererebbe un incremento dei rendimenti Usa e un dollaro stabile o leggermente più debole”, spiega l’esperto secondo il quale in uno scenario del genere i titoli di Stato Usa (Treasury) soffrirebbero mentre i mercati azionari ne trarrebbero benefici, soprattutto quelli dei Paesi in via di sviluppo, sulla scia del miglioramento del clima sullo scontro commerciale e dell’impulso positivo cinese al credito.

VANTAGGI PER L’AGRICOLTURA E LA FINANZA USA


Intanto, come spiega nell’articolo Armistizio sui dazi, i benefici maggiori per agricoltura e finanza Usa Jin Zhang, senior portfolio manager di Vontobel Asset Management, si possono già individuare due settori dell’economia americana che beneficeranno dell’armistizio sui dazi: agricoltura e finanza. “La guerra commerciale non è finita – avverte l’esperto di Vontobel AM – ma almeno entrambe le parti riconoscono che esistono dei vantaggi nel raggiungere un accordo”. Ma veniamo al dettaglio dei due settori. Per il settore agricolo americano avere accesso al mercato cinese significherebbe contare su un mercato di dimensioni potenzialmente molto grandi. Ma forse le potenzialità più elevate sono quelle del settore finanziario poiché, ricorda Jin Zhang, “le società finanziarie statunitensi godono in generale di una buona reputazione e alcune di esse hanno già un buon riconoscimento del marchio in Cina” quindi “dopo la chiusura dell’accordo, i loro guadagni saranno significativi”.

A WALL STREET FOCUS SU HEALTHCARE, FINANZIARIO E HI TECH


A proposito di settore finanziario, anche per Pasquale Corvino, senior fund manager di Zest Asset Management e gestore del fondo Zest North America Pairs Relative, è uno di quelli in cui a Wall Street emergono opportunità di tipo relative value, ovvero di valore relativo: le altre il gestore le individua nei settori healthcare tecnologico. “Quest’ultimo è un settore estremamente variegato e complesso ed è costituito da una moltitudine di società a volte poco comparabili, a volte molto fungibili. All’interno del settore sia la dispersione di valutazione che le opportunità di crescita sono notevolmente differenti e tale relazione è tutt’altro che lineare e stabile. Queste caratteristiche strutturali rendono l’hi tech molto interessante sia per trade relativi di convergenza che di divergenza”, spiega il manager nell’articolo Zest vede opportunità nei settori healthcare, finanziario e tecnologico.
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