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BCE

Torna di moda la caccia alla cedola nell’obbligazionario

Il nuovo regime decisamente molto più accomodante delle banche centrali e le incertezze macroeconomiche condizionano le scelte d’investimento e frenano il rally del mercato azionario

12 Marzo 2019 12:14

Per comprendere quanto accaduto la scorsa settimana nei mercati finanziari e le implicazioni sulle scelte d’investimento è necessario mettere in relazione due fattori: i dati economici e l’azione delle banche centrali. I primi continuano a deludere le aspettative mentre gli istituti centrali, anche come risposta proprio ai dati sull’economia poco confortanti, riabbracciano la modalità ‘espansiva’ in ambito monetario.

LA BCE RIMANDA LA NORMALIZZAZIONE AL 2020


“L’ultima banca centrale in ordine di tempo unirsi al coro è stata la BCE che nel meeting della scorsa settimana ha di fatto rimandato al 2020 ogni ipotesi di normalizzazione dei tassi. Inoltre, in anticipo rispetto al consenso, Draghi ha anche annunciato l’avvio di ulteriore programma di TLTRO, i finanziamenti agevolati alle banche per fornire credito all’economia reale” spiegano gli esperti di Euromobiliare Sgr.

BORSE, PRIMA CONTRAZIONE SETTIMANALE DEL 2019


La risultante quasi fisiologica di questo contesto è che, nella prima settimana di marzo, i mercati azionari hanno registrato il primo arretramento dell’anno con una contrazione media degli indici pari all’1,7 per cento. Al contrario, nelle scelte d’investimento, hanno prevalso gli acquisti (e, pertanto, l’aumento delle quotazioni) soprattutto nei titoli di stato e, in buona misura, anche nell’ambito dell’obbligazionario investment grade.

SPREAD DEL BTP DECENNALE SOTTO I 250 PUNTI


Tra i maggiori beneficiari pure il debito italiano che ha visto restringersi al di sotto dei 250 punti base lo spread del Btp decennale con il bund omologo tedesco: nonostante questo, i titoli azionari delle banche non hanno brillato e sono risultati tra i più penalizzati nella settimana. “Si può affermare che le scelte d’investimento risentano delle incertezze degli operatori sulle prospettive macroeconomiche e fanno propendere in questa fase per il reddito fisso, all’interno del quale torna di moda la caccia alle cedole dal momento che i tassi di interesse resteranno bassi per un prolungato periodo di tempo” argomentano i professionisti di Euromobiiare Sgr.

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VENDITE AL DETTAGLIO USA


Volgendo lo sguardo invece all’agenda della settimana, ieri è stato diffuso il dato relativo alle vendite al dettaglio statunitensi di gennaio che sono cresciute più del previsto dello 0,2% dopo qualche mese di dati altalenanti: sembra che la fiducia dei consumatori si sia tradotta in un proporzionale aumento di spesa. Oggi, infine, è previsto il voto al parlamento inglese sulla proposta di soluzione della Brexit elaborata della premier Theresa May. “Lo scenario centrale è quello di una bocciatura a cui dovrebbe far seguito giovedì 14 marzo la votazione sull’estensione dell’articolo 50 al fine di aprire una nuova fase negoziale” concludono gli esperti di Euromobiliare Sgr.
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