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Valutazioni interessanti per gli azionari. Possibile recessione permettendo

I mercati sembrano prefigurano un forte rallentamento, ma se ciò non dovesse accadere il rapporto prezzo/utili sarebbe molto interessante.

30 Ottobre 2018 15:57
financialounge -  azionari Euromobiliare SGR inflazione mercati azionari recessione

Ci sono due aspetti che si possono cogliere da questa robusta correzione dei mercati iniziata ai primi del mese. Ci aiutano a delinearli gli esperti di Euromobiliare Sgr: perdite diffuse in tutte le aree geografiche e valutazioni di Borsa che potrebbero essere tornate su livelli interessanti. Il mese di ottobre si appresta a chiudere con una perfomance che potrebbe essere tra le peggiori, a livello mensile, degli ultimi 7 anni, con perdite dei listini tra gli otto e i dodici punti percentuali: dall’S&P500 di Wall Street all’Eurostoxx, dall’MSCI emerging markets al Nikkei 225 di Tokyo.

DIVERSIFICAZIONE AZIONARIA INEFFICACE


Un’ampiezza di perdite diffuse che ha reso poco efficace nel mese la diversificazione azionaria a livello geografico. A ottobre, inoltre, i vantaggi della diversificazione sono stati attenuati anche dalle altre asset class che o hanno registrato cali (sebbene molto più limitati rispetto al mercato azionario), come nel caso delle obbligazioni societarie, o hanno offerto limitati guadagni (nell’ambito dei governativi ‘core’).

VALUTAZIONI AZIONARIE ATTRAENTI


Il secondo aspetto su cui si focalizzano i professionisti di Euromobiliare Sgr sono le attuali valutazioni azionarie. Un approfondimento che parte dalla velocità con la quale gli indici di Borsa sono scesi rispetto alla revisione delle stime dei profitti societari: una rapidità che ha riportato i multipli di mercato ai livelli del 2015. “Il mercato sembra quindi prefigurare un forte rallentamento della crescita economica che ritroviamo anche a livello settoriale dove i titoli difensivi mostrano un miglior andamento rispetto ai ciclici e ai tecnologici” specificano gli esperti di Euromobiliare Sgr. Secondo i quali, se si esclude l’arrivo di una recessione, si tratterebbe di valutazioni (in base al rapporto prezzo/utili) interessanti. Ovviamente, se invece, nelle prossime settimane, i dati micro e macro economici evidenziassero un effettivo deterioramento dello scenario di fondo, l’attuale correzione potrebbe proseguire.

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CONTINUANO LE TENSIONI SULL’ITALIA


Intanto continuano le tensioni sugli asset finanziari italiani che restano vulnerabili non solo per gli attriti con la Commissione europea sulla legge di bilancio 2019, ma anche a seguito dei giudizi espressi dalle agenzie di rating. Come quello formulato venerdì scorso da Standard & Poor. L’agenzia non ha declassato il merito di credito dell’Italia (mantenendolo al livello BBB, a due scalini dalla soglia non investment grade) ma ha portato l’outlook da stabile a negativo lasciando spazio ad una revisione del rating nei prossimi mesi. “Il parere degli analisti di Standard & Poor è che sull’Italia pesi negativamente la politica economica del governo che sembra non offrire serie prospettive di crescita dell’Italia, una determinante fondamentale del rapporto debito/PIL” sottolineano i professionisti di Euromobiliare Sgr.

DOMANI I DATI SULL’INFLAZONE EURO


Per quanto riguarda gli eventi macro economici in calendario questa settimana le date da segnare in rosso sono tre: quella di domani, e quelle di giovedì 1 novembre e venerdì 2 novembre. Mercoledì 31 ottobre sarà reso noto il dato sull’inflazione preliminare di ottobre della zona euro. “Da monitorare soprattutto l’indice ‘core’ (quello che esclude le componenti alimentari e energia) che dovrebbe riportarsi sopra l’1%” fanno sapere gli esperti di Euromobiliare Sgr, secondo i quali se così fosse, sarebbe validata la previsione della BCE, fiduciosa nella ripresa dei prezzi al consumo nonostante gli ultimi dati siano stati piuttosto deludenti.

GIOVEDÌ L’INDICE ISM MANIFATTURIERO


Giovedì 1 novembre, sarà invece la volta dell’indice ISM manifatturiero, che offre una misura della fiducia delle imprese di questo settore: secondo i professionisti di Euromobiliare Sgr dovrebbe scendere poco sotto i livelli elevati degli ultimo mesi.

VENERDÌ I DATI SUL LAVORO USA


Venerdì 2 novembre, infine, si alza il sipario sull’aggiornamento mensile sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. “Ci aspettiamo un tasso di disoccupazione stabile al 3,7% e la creazione di poco meno di 200 mila nuovi posti di lavoro. Ma sarà la crescita salariale l’aspetto di maggior rilievo da osservare soprattutto se, come stimiamo, raggiungesse la soglia del 3% per la prima volta da aprile 2009” concludono gli esperti di Euromobiliare Sgr.
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