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Mercato azionario, difendersi con le azioni value con alti dividendi

Un modo semplice per gli investitori nel mercato azionario per acquistare protezione potrebbe consistere nel considerare le azioni value con alti rendimenti da dividendi.

18 Settembre 2018 10:48

Non è possibile prevedere quando succederà un nuovo grande calo del mercato azionario, ma la diversificazione di parte del proprio portafoglio lontana dai grandi nomi della tecnologia che pesano così tanto sugli indici di Borsa può ridurre il rischio di investimento. Inoltre, i rendimenti da dividendi elevati e sostenibili rendono molto più agevole attendere il recupero di un mercato stressato. Si tratta di una combinazione suggerita da alcuni gestori azionari specializzati sull’azionario statunitense ma che potrebbe essere adottata anche dagli investitori europei.

UNA STRATEGIA ADOTTATA DAL 2005


Tra questi figura Tim McIntosh, un gestore di portafoglio di PVG Asset Management che gestisce dal 2005 il comparto Large-Cap Value della società, che vanta una valutazione a cinque di Morningstar. Quando seleziona le società per il proprio portafoglio, Tim McIntosh analizza una combinazione di fattori, tra cui la crescita dei dividendi, il basso rapporto prezzo / utili prospettici o il rapporto prezzo / vendite e la bassa volatilità delle quotazioni.

ATTENZIONE ALLE FASI DEL CICLO ECONOMICO


Questi fattori sono combinati con una strategia orientata al settore, in quanto il manager considera le fasi del ciclo economico degli Stati Uniti e quali settori abbiano le maggiori probabilità di ottenere il rendimento migliore. In un'intervista rilasciata il 6 settembre a MarketWatch, Tim McIntosh ha riconosciuto che le strategie di investimento di valore (value) hanno sostanzialmente sottoperformato nel tempo e ha ricordato come negli ultimi otto anni, i settori della tecnologia e dei beni voluttuari abbiano sovraperformato gli altri settori.

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È IL TURNO DEI TITOLI VALUE


Alla luce di tutto questo, il manager ha auspicato che sia finalmente arrivato il turno dei titoli ‘value’: la strategia orientata al valore tende infatti a funzionare bene nei cicli economici iniziali e finali e ora sembra di essere proprio alla fine del lungo ciclo economico statunitense post grande crisi 2008- 2009. Tim McIntosh ha inoltre pronosticato che i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni difficilmente andranno oltre il 3% e, anzi, è facile che presto possano tornare nel range compreso tra il 2,25% e il 2,50%. Se i tassi di interesse a lungo termine sono stabili o in calo, è una buona notizia per i titoli generatori di reddito a causa della relazione inversa tra i loro valori di mercato e la direzione dei tassi.

RELAZIONE INVERSA AI TASSI


I titoli azionari ad alto rendimento, compresi i fondi comuni di investimento immobiliare (i REIT), soffrono o beneficiano della relazione inversa, soprattutto quando i tassi si muovono rapidamente. Il manager è ora favorevole ai settori immobiliare e delle utilities, insieme ai settori dell'energia e dell’healthcare. Ma quali sono i titoli sui quali punta l’esperto?

CEDOLE ANNUE TRA IL 4% E IL 5%


Tra i titoli in portafoglio del comparto in gestione a Tim McIntosh c’è per esempio Ventas VTR, un fondo di investimento immobiliare che investe quasi il 90% in proprietà legate all'assistenza sanitaria, tra cui edifici per uffici medici e strutture di assistenza infermieristica e di assistenza assistita. I dati demografici di una popolazione che invecchia, insieme a un flusso ingente di risorse governative destinate alla sanità, fanno ben sperare per le prospettive a lungo termine di questi REIT. Ventas ha un rendimento da dividendo del 5,27%. Nell’ambito delle utility, invece, figurano le azioni Duke Energy che invece hanno un rendimento da dividendo del 4,46% e che tendono ad aumentare le cedole nel tempo e presto dovrebbero arrivare al 5 per cento. Le azioni Occidental Petroleum, nel segmento dell’energia, hanno un rendimento da dividendo del 3,94% e dovrebbero beneficiare del prezzo del petrolio sostenuto. Infine, nell’ambito dell’healthcare, GlaxoSmithKline che paga un dividendo annuo del 5,36%, dovrebbe riprendere a crescere ad un ritmo tra il 5% e il 7% nei prossimi due anni dopo un biennio in sordina per la fine dei brevetti di alcuni importanti farmaci.

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