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Immobili USA: tassi dei mutui ipotecari in ascesa, ma proprietari ai massimi da 4 anni

Più americani risparmiano e la percentuale di proprietari di casa negli Stati Uniti balza al massimo degli ultimi 4 anni proprio mentre i tassi ipotecari sono in rapida ascesa.

3 Agosto 2018 09:24

Avere una casa tutta per sé non è il sogno soltanto degli italiani. Lo è anche per gli americani, sebbene storicamente in tono minore. Questo perché le famiglie statunitensi sono, di solito, più propense a spendere che a risparmiare. Ma già dalla scorsa primavera qualcosa è cambiato: un numero maggiore di americani è diventato proprietario di case mentre il numero di affittuari è diminuito, dimostrando che i consumatori USA aspirano ancora alla proprietà di una abitazione propria nonostante stiano aumentando i venti contrari al mercato immobiliare.

PROPRIETARIO DI CASE IL 64,3% DEGLI AMERICANI


Giovedì 26 luglio, il dipartimento del censimento USA ha riferito che il tasso di proprietà delle case a livello nazionale è salito nel secondo trimestre al 64,3%, dal 64,2% dei primi tre mesi dell'anno. Inoltre, si tratta del sesto trimestre di aumento. In particolare, negli ultimi 12 mesi, sono diventati proprietari di casa altri 1,77 milioni di americani mentre il numero di affittuari è diminuito di circa centomila unità.

I PIU’ GIOVANI HANNO UNA MARCIA IN PIU’


Non solo, i più importanti aumenti della percentuale sono stati registrati tra i più giovani. I minori di 35 anni hanno visto salire la loro percentuale relativa di possesso di abitazione dal 35,3% di un anno fa al 36,5% attuale mentre gli americani di età compresa tra i 35 e i 44 anni hanno registrato un incremento consistente al 60% dal 58,8% del 2017. Tuttavia, nonostante questa tendenza rialzista, la percentuale di proprietari di case negli Stati Uniti resta ancora oggi un punto percentuale al di sotto della media dei 50 anni.

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LE CICATRICI DELLA GRANDE RECESSIONE


“Questo ritardo riflette le cicatrici di lunga durata della Grande Recessione e la natura asimmetrica di questa ripresa", ha detto Sam Khater, capo economista di Freddie Mac. In ogni caso, questi ultimi dati sembrano sgombrare le preoccupazioni riguardo alla mancanza di opportunità che avrebbero le generazioni più giovani che non sarebbero nelle condizioni migliori per la creazione di ricchezza, in particolare la proprietà degli immobili.

TASSI DEI MUTUI IPOTECARI IN COSTANTE AUMENTO


Resta il fatto che un corposo numero di economisti si preoccupa della capacità di resistenza del mercato immobiliare americano alla luce anche del rialzo dei tassi dei mutui. Il tasso fisso ipotecario a 30 anni si attestava in media al 4,54% durante la settimana del 26 luglio, in rialzo di due punti base, secondo i dati settimanali del fornitore di mutui Freddie Mac. L'ipoteca a tasso fisso a 15 anni era in media del 4,02%, mentre quella a tasso variabile indicizzato al Treasury USA a 5 anni ha registrato una media del 3,87%, invariata durante la settimana.

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MERCATO IMMOBILIARE AD UN BIVIO


Il mercato immobiliare potrebbe essere di fronte al proprio momento di resa dei conti: molti economisti sono convinti che sia stato raggiunta la fine del ciclo abitativo. Per esempio il capo economista di Freddie Mac Sam Khater, alla luce dei dati diffusi la scorsa settimana dal Dipartimento del censimento USA ha definito i prossimi mesi "la chiave per misurare la salute del mercato immobiliare statunitense”.

UN FRENO ALLA DOMANDA DI IMMOBILI


L’esperto è persuaso che le vendite esistenti possano aver raggiunto il picco, mentre le consegne di immobili di nuova costruzione stanno rallentando e l'inventario di proprietà invendute è in aumento per la prima volta in tre anni. Ecco perché, diversi analisti sono convinti che l'aumento dei tassi di interesse e l'incremento dei prezzi delle case potrebbero intaccare parte della domanda di abitazioni.
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