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Mercati azionari globali, perché il 2018 potrebbe essere un altro anno positivo

Nel 2017 i mercati azionali globali hanno regalato buone soddisfazioni: nel 2018 la spinta dovrebbe proseguire grazie soprattutto a mercati emergenti e Giappone

1 Dicembre 2017 14:45
financialounge -  Credit Suisse Fondi azionari giappone mercati azionari mercati emergenti

Gli investitori che all’inizio dell’anno sono rimasti investiti nei fondi che investono nei mercati azionari globali possono considerarsi abbastanza soddisfatti. Infatti dopo il +10,1% del 2015 (indice fondi azionari globali internazionali), dall’inizio di quest’anno al 21 novembre scorso avevano guadagnato un altro +5,38%.

Peccato che il dollaro USD abbia un po’ rovinato la festa: il biglietto verde si è infatti deprezzato del 10 per cento nel 2017 rispetto all’euro, altrimenti la performance sarebbe potuta essere molto più rotonda.

In ogni caso è già tempo di domandarsi se convenga restare impegnati nei mercati azionari globali dopo un così prolungato periodo di rialzo degli indici: basti pensare che dai minimi post crac Lehman Brothers (9 marzo 2009) i fondi azionari globali internazionali hanno messo a segno un +184,9%, pari al +12,78% annuo composto.

Anche dopo un anno di rendimenti eccezionalmente positivi per le attività rischiose, secondo gli Investment Strategist di Credit Suisse, i mercati azionari globali presentano ancora un potenziale di rialzo nel 2018.

“La solida crescita economica accresce infatti guadagni e fiducia. Questo contesto dovrebbe favorire ulteriormente gli afflussi verso le azioni. Il ritiro di liquidità da parte delle banche centrali rappresenterà la sfida più importante, soprattutto negli ultimi mesi del 2018” fanno sapere gli esperti di Credit Suisse che, in ogni caso, tendono a privilegiare le azioni rispetto ai titoli di credito.

Le loro previsioni per il 2018 sono particolarmente favorevoli per le azioni dei mercati emergenti che dovrebbero generare un total return lievemente al di sopra del 10%, con buone prospettive soprattutto per le small cap.

“Nei mercati sviluppati le azioni del Giappone e della Svizzera presentano il migliore potenziale. A livello settoriale, vengono privilegiati sanità, telecomunicazioni, industriali e finanziari. Anche le azioni immobiliari dell'Eurozona offrono interessanti opportunità per gli investitori, dati i rendimenti ancora elevati” specificano i professionisti di Credit Suisse che, per quanto concerne le valute, non escludono una stabilizzazione del dollaro sulla scia dei rialzi dei tassi attesi da parte della Federal Reserve ma, data la probabile correzione al rialzo dei rendimenti europei, l'euro potrebbe incrementare i propri guadagni.
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