Contatti

ambiente

Cambiamento climatico: quali opportunità per gli investitori?

Il climate change al centro del sesto SRI Breakfast, organizzato dal Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con La Française AM.

27 Settembre 2017 18:06
financialounge -  ambiente bond ambientali cambiamenti climatici finanza responsabile finanza sostenibile forum finanza sostenibile impronta di carbonio investimenti sostenibili La Française AM Settimana SRI

Il mondo della finanza è orientato sì ai rendimenti, ma anche ad elementi di buona governance. Parola del Forum per la Finanza Sostenibile, che conta oggi circa 70 soci nella sua organizzazione tra operatori del settore e soggetti interessati agli effetti ambientali e sociali dell’attività finanziaria.

“Cambiamento climatico: quali opportunità per gli investitori?” è il titolo del sesto SRI (Socially Responsible Investor) Breakfast, organizzato, a Milano, dal Forum, in collaborazione con La Française AM. A partire dall’esperienza maturata da quest’ultima, sono state esaminate le nuove potenziali opportunità di investimento connesse alla transizione verso economie e sistemi produttivi a basso impatto carbonico.

Hanno preso parte alla tavola rotonda, Laurent Jacquire Laforge, Chief Investment Officer Equity di La Française AM, Maurizio Fauri, Docente di Sistemi Elettrici per l’Energia dell’Università degli Studi di Trento ed Adriano Guaiumi, Direttore Generale di Cristoforetti Servizi Energia.

RISCHI E RENDIMENTI - L’apertura dei lavori è stata affidata al Segretario Generale del Forum, Francesco Bicciato, che ha sottolineato come lo scopo del seminario fosse mettere a frutto le potenziali sinergie tra asset manager, impresa ed accademia per identificare gli elementi che possano consentire di strutturare soluzioni finanziarie volte a far incontrare domanda e offerta in un’ottica di generazione di impatti positivi. “Le strategie della finanza sostenibile – ha chiarito Bicciato – consentono di tener conto dell’interesse per i rendimenti e per la minimizzazione dei rischi, propria degli operatori finanziari, coinvolgendo sia investitori, sia imprese nel comune obiettivo della protezione dell’ambiente”. “Il costo delle energie rinnovabili è crollato – ha continuato - e si prevede che quello delle fonti fossili sarà sempre più costoso. Le energie pulite raccoglieranno l’80% delle masse finanziarie dell’intero settore energetico”. “I bond ambientali - ha aggiunto Bicciato - ammontano oggi a più di 800 miliardi di dollari investiti. La previsione per il 2020 è che ne saranno investiti 1000 nel campo dell’energia rinnovabile”.

L’IMPRONTA DI CARBONIO - “La transizione verso un’economia a basso impatto carbonico pone non solo rischi, ma anche opportunità per gli investitori”, secondo Laurent Jaquier Laforge, che ha introdotto e commentato l’approccio di La Française al climate change e presentato il loro metodo per calcolare la carbon footprint. “La disponibilità di energia da fonti rinnovabili a prezzi sempre più competitivi, associata al progresso tecnologico, permette di progettare investimenti volti a contenere gli effetti negativi del cambiamento climatico generando, allo stesso tempo, migliori performance finanziarie”, ha spiegato l’esperto. L’obiettivo di Zero Carbon, secondo La Française, è quello di azzerare emissioni di CO2 per ogni euro investito.

LA SITUAZIONE ITALIANA - Nel corso dell’incontro, Maurizio Fauri ha evidenziato come il campo delle energie rinnovabili stia vivendo un periodo di grande fermento, sia in termini di progresso tecnologico, sia in termini di opportunità d’investimento. E’ opinione del docente di Sistemi elettrici per l’Energia, che i problemi dei progetti di efficientamento energetico in Italia derivino da ostacoli mentali: "Incentivi, infrastrutture e formazione rappresentano le chiavi per favorire la transizione energetica, e il ruolo della politica è cruciale”. Sul tema della decarbonization, lo stesso Fauri sostiene che sia giunto il momento di studiare soluzioni per calcolare e monetizzare il risparmio di emissioni di CO2”.

LE IMPRESE - Adriano Guaiumi, DG di Cristoforetti Servizi Energia, ha dato voce, infine, al lato della domanda di investimenti, concentrandosi sulle necessità che un’impresa attiva nel campo dell’efficientamento energetico può riscontrare sul fronte dell’accesso alle risorse finanziarie. Per Guaiumi, infatti, la transizione energetica offre effettive opportunità alle imprese, ma sono ancora troppe le criticità nell'accesso ai finanziamenti: “È necessario studiare soluzioni finanziare adeguate per le PMI e normative per aggregare investimenti in Italia. Questo per creare nuove opportunità di lavoro e, in generale, migliorare la qualità di vita delle persone”.

Tutti d’accordo sull’Unione europea, quale fattore fondamentale per lo sviluppo della finanza sostenibile e per la transizione energetica. Un argomento, quello degli investimenti sostenibili, che sarà trattato durante la Settimana SRI, in programma dall’8 al 17 novembre, tra Milano e Roma (qui il programma completo). Un’iniziativa, promossa e coordinata dal Forum per la Finanza Sostenibile, con il sostegno di importanti soggetti finanziari e con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

 
Share:
Trending