Capital Group
Mercati emergenti, i motivi per investire nelle società che distribuiscono dividendi
A fronte di un aumento degli utili e del miglioramento dei flussi di cassa i dividendi delle società dei mercati emergenti presentano maggiori margini di incremento.
8 Agosto 2017 09:45
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Le valutazioni dei mercati emergenti, nonostante il rally registrato dai minimi di inizio 2016, appaiono ancora relativamente interessanti. Inoltre, l’approccio che tenda a privilegiare le società che distribuiscono dividendi generosi e in crescita, può rappresentare la soluzione ottimale.
Sono queste, in estrema sintesi, le conclusioni a cui giungono Chris Thomsen e Shaw Wagener, Gestori di portafoglio di Capital Group nella loro analisi dei mercati emergenti.
“Nel complesso, le valutazioni restano interessanti rispetto ai mercati sviluppati. Ad esempio, il Brasile e la Cina sembrano relativamente convenienti, essendo scambiati a meno di 13 volte gli utili attesi l’anno prossimo. I profitti aggregati delle società dei mercati emergenti dovrebbero salire del 21% nel 2017, spinti soprattutto dal settore tecnologico, mentre le società domiciliate in India, Cina e Brasile dovrebbero registrare una crescita stabile fino al 2018 dopo diversi anni di discontinuità” spiegano i due manager indicando, come esempi di società in grado di brillare in questo contesto, Tencent, Alibaba, Samsung, Taiwan Semiconductor, Hon Hai Precision, nonché le banche private indiane HDFC e Kotak Mahindra, che potrebbero essere favorite dal ritmo della crescita del Paese.
Non solo. Per Chris Thomsen e Shaw Wagener tra i motivi per investire nei mercati emergenti, i dividendi dovrebbero costituire un fattore primario. Anche perché, se è vero che dal 2003 i mercati emergenti hanno offerto una crescita dei dividendi media del 7,6% all’anno (superiore ai mercati sviluppati), è altrettanto vero che, a differenza degli USA e degli altri mercati sviluppati, le percentuali di distribuzione dei mercati emergenti rispetto ai profitti realizzati sono relativamente bassi: pertanto, a fronte dell’aumento degli utili e del miglioramento dei flussi di cassa, presentano maggiori margini di incremento nel tempo.
“I motivi per investire nelle società che distribuiscono dividendi nei mercati emergenti rispecchiano quelli dei mercati sviluppati: i dividendi possono essere indice di una corporate governance efficace e segnalare la presenza di un valido team di gestione che opera nell’interesse degli azionisti. Inoltre, segnalano che una società conti sul proprio bilancio e sulle proprie aspettative di crescita degli utili e dei flussi di cassa per sostenere i pagamenti futuri” concludono Chris Thomsen e Shaw Wagener.
Sono queste, in estrema sintesi, le conclusioni a cui giungono Chris Thomsen e Shaw Wagener, Gestori di portafoglio di Capital Group nella loro analisi dei mercati emergenti.
“Nel complesso, le valutazioni restano interessanti rispetto ai mercati sviluppati. Ad esempio, il Brasile e la Cina sembrano relativamente convenienti, essendo scambiati a meno di 13 volte gli utili attesi l’anno prossimo. I profitti aggregati delle società dei mercati emergenti dovrebbero salire del 21% nel 2017, spinti soprattutto dal settore tecnologico, mentre le società domiciliate in India, Cina e Brasile dovrebbero registrare una crescita stabile fino al 2018 dopo diversi anni di discontinuità” spiegano i due manager indicando, come esempi di società in grado di brillare in questo contesto, Tencent, Alibaba, Samsung, Taiwan Semiconductor, Hon Hai Precision, nonché le banche private indiane HDFC e Kotak Mahindra, che potrebbero essere favorite dal ritmo della crescita del Paese.
Non solo. Per Chris Thomsen e Shaw Wagener tra i motivi per investire nei mercati emergenti, i dividendi dovrebbero costituire un fattore primario. Anche perché, se è vero che dal 2003 i mercati emergenti hanno offerto una crescita dei dividendi media del 7,6% all’anno (superiore ai mercati sviluppati), è altrettanto vero che, a differenza degli USA e degli altri mercati sviluppati, le percentuali di distribuzione dei mercati emergenti rispetto ai profitti realizzati sono relativamente bassi: pertanto, a fronte dell’aumento degli utili e del miglioramento dei flussi di cassa, presentano maggiori margini di incremento nel tempo.
“I motivi per investire nelle società che distribuiscono dividendi nei mercati emergenti rispecchiano quelli dei mercati sviluppati: i dividendi possono essere indice di una corporate governance efficace e segnalare la presenza di un valido team di gestione che opera nell’interesse degli azionisti. Inoltre, segnalano che una società conti sul proprio bilancio e sulle proprie aspettative di crescita degli utili e dei flussi di cassa per sostenere i pagamenti futuri” concludono Chris Thomsen e Shaw Wagener.