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Idee di investimento – Azioni – 08 maggio 2017

8 Maggio 2017 10:08
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“Per il nostro primo appuntamento 2017 con i consulenti e i professionisti del settore abbiamo deciso di guardare a Oriente, e più precisamente all’India, uno dei paesi che nel corso dei prossimi anni potrebbe superare la Cina in termini di crescita e come potenza economica in grado di influenzare le economie occidentali” precisa nell’articolo “Mercati in continua evoluzione, roadshow con focus sull’India” commenta Giuliano D’Acunti, Head of sales Invesco in Italia, che spiega perché ritiene l’India un mercato interessante per un investimento di medio lungo termine: “L’India ha un potenziale di crescita enorme. È un Paese che oggi risulta essere la settima economia a livello mondiale, destinato a espandersi a un ritmo costante grazie al supporto concreto offerto dalla Banca Centrale Indiana, che continua ad attuare politiche monetarie espansive, e da un Governo che in soli 3 anni ha varato riforme importanti che hanno determinato una crescita del PIL fino al 7% e ridotto l’inflazione dal 12% al 6%. Inoltre, ha una popolazione di oltre 1,3 miliardi di abitanti di cui più del 61% ha meno di 34 anni” argomenta Giuliano D’Acunti, secondo il quale basterebbe anche solo pensare al potenziale di crescita dei consumi per guardare all’India come a un’interessante opportunità nel lungo periodo.

All’India continua a guardare con interesse per il lungo termine pure Venkatesh Sanjeevi, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management. Nell’articolo “India pronta ad accelerare dopo lo shock della demonetizzazione” il manager approfondisce gli impatti della demonetizzazione, la strategia messa in atto a novembre dell’anno scorso dal premier indiano Narendra Modi per scoraggiare l’uso di contanti e combattere la corruzione, arrivando alla conclusione che il tentativo di sradicare l’evasione distruggendo la ricchezza accumulata dal mercato nero ha avuto effetti a breve contrastanti, ma nel lungo termine risulterà positivo. “Questo ottimismo deve ora tradursi in una crescita degli investimenti aziendali. La creazione di posti di lavoro è sotto la pari, mentre gran parte del capex ( le spese per capitale che un’impresa impiega per acquistare asset durevoli, ad esempio macchinari) è riconducibile allo stato che, da solo, non può fare abbastanza per sostenere un’economia che dovrebbe crescere a un tasso annuo di circa il 7,5%” sostiene Venkatesh Sanjeevi.

Intanto Amundi ha presentato in Italia le innovative strategie della società del gruppo CPR AM che consentono un investimento azionario alternativo a quello tradizionale. “Come in una strategia di lungo termine, la nostra filosofia ‘tematica’ è fondata sull’identificazione dei principali trend sociali, demografici, economici e tecnologici che sono in grado di generare una crescita a lungo termine per offrire un profilo rischio – rendimento attrattivo” specifica nell’articolo “Una solida alternativa all’investimento azionario tradizionale” Valérie Baudson, CEO di CPR AM, precisando che tale filosofia è volta a generare alpha (un eccesso di performance rispetto al mercato azionario), misurando tutte le opportunità di crescita che un determinato tema è in grado di offrire. “Con questo in mente, ci assicuriamo che ognuno dei nostri temi poggi su un universo di investimento compatibile con dei cambiamenti strutturali individuati e sufficientemente ampio da adattarsi a diverse fasi di mercato, continuando a mantenere una view a lungo termine. La gestione tematica ha come target tutti gli investitori che vogliono diversificare i loro portafogli e/o investire sui mercati azionari globali attraverso tematiche di investimento durature e resilienti” argomenta Valérie Baudson.

Intanto, mentre nell’articolo “Settore lusso, buone notizie dal turismo mondiale a marzo” emergono conferme circa il buon stato di salute del settore lusso grazie al risveglio dei turisti cinesi che hanno contribuito ad incrementare la spesa a livello globale del turismo a marzo, un giro d’affari che contribuisce per il 35% al fatturato del lusso, è stato redatto un documento dell’OCSE (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), per assicurarsi di investire in progetti e compagnie che si comportino con responsabilità, diminuendo così i rischi legati a fattori ESG (ambientali, sociali e di governance).

Il paper dell’OCSE, come spiegato nell’articolo “Investire in modo responsabile, un documento dell’OCSE facilita il percorso”, che ha coinvolto oltre 50 rappresentanti del settore finanziario internazionale, approfondisce l’applicazione pratica di sistemi effettivi di due diligence. Solidi processi di due diligence che possono aiutare ad assicurare che gli investimenti posti in progetti e compagnie che si comportano con responsabilità siano nelle migliori condizioni per raggiungere gli obiettivi fissati dai Sustainable Development Goals.

Infine c’è da segnalare il ritorno di molti investitori sull’azionario europeo: ne sono un esempi Toby Nangle, Responsabile Multi-Asset EMEA e Maya Bhandari, Gestore di portafoglio Multi-Asset di Columbia Threadneedle Investments. “Alla luce della crescente incorporazione del rischio politico, del calo delle valutazioni e della dinamica degli utili positiva in Europa, abbiamo incrementato l’esposizione alle azioni europee: restiamo tuttavia convinti che un calendario elettorale senza incidenti ripagherà gli investitori che scommetteranno sulle azioni europee”. Secondo i due manager, come puntualizzano nei dettagli nell’articolo “Azionario Europa, il ritardo rispetto a Wall Street ora può essere colmato”, sono emersi diversi fattori di supporto a questa loro scelta di portafoglio. Innanzitutto l’azionario europeo ha registrato il miglior trimestre per gli utili dal 2006. In secondo luogo l’area euro è cresciuta più velocemente rispetto agli Stati Uniti nel 2016: inoltre emerge un cospicuo output gap (differenziale tra crescita effettiva e crescita potenziale) da colmare e, a cascata, una importante possibilità di espansione dei margini in un contesto di reflazione. “Ad ogni modo monitoreremo con attenzione i fattori chiave capaci di avvicinare o allontanare la fiducia nei confronti delle azioni globali nei mesi a venire” tengono comunque a precisare Toby Nangle e Maya Bhandari.
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