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Iperconvergenza, la nuova big thing della tecnologia avanzata

Secondo diversi osservatori, l’iperconvergenza potrebbe rappresentare la nuova frontiera della tecnologia avanzata anche per i grandi colossi dell’hi tech.

12 Aprile 2017 09:29
financialounge -  informatica iperconvergenza Nutanix settore tecnologico

Il termine iperconvergenza (hyperconvergence) non può certo essere popolare, ma nella Silicon Valley sta diventando sempre più di moda. Infatti dopo l’IPO dello scorso anno di Nutanix Inc. (società specializzata proprio in questa specialità hi tech) i grandi gruppi tecnologici hanno spinto gli investimenti e le acquisizioni verso questa nuova infrastruttura IT che si basa su una architettura che sfrutta software capaci di integrare networking, risorse di calcolo, memorizzazione dati e virtualizzazione, con supporto erogato da un solo fornitore: una scelta di campo fatta nella speranza che l’iperconvergenza possa rappresentare la prossima big thing della tecnologia avanzata.

Nello scorso mese di gennaio, per esempio, la Hewlett Packard Enterprise Co ha acquistato una giovane azienda nel campo chiamata SimpliVity per 650 milioni di dollari. Storage Appliance, produttore di NetApp Inc., ha invece annunciato agli investitori nel mese di febbraio che sta lavorando su un prodotto di iperconvergenza di nuova generazione basato sulla tecnologia di SolidFire, una società che ha acquisito nel 2015 per 870 milioni di dollari. Cisco Systems, che ha presentato la propria infrastruttura hyperconverged nel marzo 2016, ha riferito che un anno dopo sono già 1.100 i clienti che hanno sottoscritto la propria offerta Hyperflex.

Secondo Dheeraj Pandey, CEO di Nutanix, per spiegare i vantaggi dell’iperconvergenza si può ricorrere alla differenza tra l’abitazione e l’alloggio. “Quando sono in viaggio per lavoro per due notti, prenoto una camera d’albergo. Quando vado via per un mese, affitto invece un alloggio aziendale. Ma se mi trasferisco per tre anni, desidero possedere una casa. Con l’iperconvegenza invece, le aziende non devono scegliere tra i diversi tipi di scenari in termini di potenza di calcolo, che possono essere acquistati tramite server dedicati o noleggiati attraverso offerte cloud” spiega Dheeraj Pandey.

Non a caso, secondo gli analisti, per i colossi tecnologici che non stanno ancora offrendo servizi di cloud pubblici, come quelli di Amazon.com e Microsoft, l’iperconvergenza rappresenta un'opportunità per affrontare il cosiddetto mercato del cloud ibrido.
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