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James Barrineau

Mercati emergenti, le incoraggianti prospettive del Sudamerica

Quest’anno sarà determinante l’accurata selezione dei paesi emergenti nei quali investire: tra le aree con interessanti opportunità spicca il Sudamerica.

22 Febbraio 2017 09:41
financialounge -  James Barrineau mercati emergenti messico Russia Schroders Sud America turchia

Uno dei fenomeni che si è delineato in concomitanza delle incertezze sulle piazze finanziarie europee di questi giorni nei quali lo spread (il differenziale di rendimento tra il bund tedesco e il BTP a 10 anni) si è portato a 200 punti base (+2,0%), è stato il boom dei mercati emergenti.

Azioni, obbligazioni e valute dei paesi in via di sviluppo sono state letteralmente prese d’assalto dagli investitori internazionali che, preoccupati per le crescenti incertezze in Francia (per le prossime elezioni presidenziali) e nel resto d’Europa, hanno dirottato i flussi di acquisto sugli emergenti ritenuti più convenienti e, in questa fase, meno preoccupanti. Basti pesare che da inizio anno si stima che la capitalizzazione di Borsa dei mercati emergenti sia salita di ben 800 miliardi di dollari americani.

Tuttavia, proprio questa ondata di acquisti, consiglia una certa prudenza anche perché non tutti i paesi emergenti sono uguali e ognuno di essi risponderà in modo differente alle mosse dell’amministrazione Trump. Secondo James Barrineau, Co-Head of Emerging Markets Debt Relative di Schroders, emergono per esempio incoraggianti prospettive in Sudamerica.

“Una larga fascia di Paesi dell’America Latina gode di migliori prospettive sul fronte delle policy, inclusi Argentina, Perù e, in minor misura, Brasile” fa sapere il manager per il quale questi paesi dovrebbero continuare ad avere un andamento positivo soprattutto se riusciranno a proseguire quest’anno nel cammino sul percorso delle riforme a supporto della fiducia.

Un altro paese che per James Barrineau è da seguire con attenzione è la Russia. Al netto delle problematiche politiche interne, la Banca centrale sovietica prosegue nel suo approccio rigorosamente ortodosso: l’inflazione è in calo, e la stabilità dei prezzi petroliferi sta alimentando sia le riserve di valuta estera sia i bilanci pubblici.

Al contrario, conclude James Barrineau, i paesi emergenti con più problematiche sono al momento Turchia e Messico, sebbene i prezzi degli attivi in entrambi i mercati abbiano ben scontato scenari di deterioramento.
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