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Idee di investimento – Obbligazioni – 06 gennaio 2017

6 Febbraio 2017 09:21
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“In questo ambiente caratterizzato da tendenze reflazionistiche e bassi rendimenti preferiamo le azioni alle obbligazioni e, nell’ambito del reddito fisso, le obbligazioni societarie (sia corporate bond che high yield) ai titoli di Stato” fa sapere nell’articolo “Portafoglio globale, rendimento annuo potenziale al 3,9 per cento” Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist che poi aggiunge: “Nel complesso, ora stimiamo che un portafoglio globale, composto per un 60% da azioni e per un 40% da obbligazioni, possa generare un rendimento nominale annuo del 3,9% in termini di dollari statunitensi nel corso dei prossimi cinque anni, al lordo delle commissioni”. Si tratta di rendimenti molto bassi in termini di guadagno reale (al netto cioè dell’inflazione): un aspetto, quest’ultimo da non sottovalutare affatto.

A proposito di inflazione, Tiffany Wilding, Senior Vice President ed economista di PIMCO con focus sugli USA, ritiene che le decisioni dell’amministrazione Trump dovrebbero determinare una maggiore inflazione negli Stati Uniti dato l’atteso annuncio di stimoli fiscali e una politica restrittiva per quel che riguarda gli scambi commerciali. “È interessante notare come, nonostante queste tendenze, gran parte della curva di breakeven dei titoli del Tesoro USA protetti dall’inflazione (TIPS, Treasury Inflation Protected Security) sta trattando al di sotto del 2%” specifica nell’articolo “Come guadagnare con l’inflazione americana in rialzo” Tiffany Wilding. Il suo riferimento è al fatto che il breakeven (ovvero il punto di pareggio tra il rendimento tra i titoli di stato USA tradizionali e quelli TIPS) è attualmente inferiore all’inflazione con punte, per le scadenze a due e a cinque anni tra il 1,7% e il 1,9%. Questo disallineamento, testimonia che gli investitori stanno tuttora valutando una probabilità relativamente alta che l’inflazione deluderà le aspettative. Ma se così non fosse, per Tiffany Wilding posizionarsi oggi sui TIPS potrebbe costituire un interessante modo per sfruttare il rialzo dell’inflazione americana visto che il lancio dei previsti stimoli fiscali, quando siamo già nella seconda metà del ciclo economico, in combinazione con maggiori restrizioni commerciali, rappresenta un mix perfetto per generare più inflazione.

Intanto cresce tra gli investitori l’attenzione verso i fattori ambientale, sociale e di governance (ESG). BlackRock, in particolare, ritiene che i fattori ESG siano sempre più rilevanti per il business di un’azienda in quanto capaci di fornire indicazioni essenziali sull’efficacia di gestione e, quindi, sulle prospettive a lungo termine della società oggetto dell’investimento. “Osserviamo se una società risulta in sintonia con i fattori chiave che contribuiscono alla crescita a lungo termine: la sostenibilità del suo modello di business e le sue attività, l’attenzione verso l’esterno e i fattori ambientali che possono influire sulla società, e il riconoscimento del ruolo della compagnia come membro delle comunità in cui opera. Una società globale deve mantenere comunque una connotazione ‘locale’ in ogni singolo mercato in cui opera” spiega nell’articolo “Un approccio di lungo termine non significa essere pazienti all’infinito” Larry Fink, Chairman & Chief Executive Officer di BlackRock.

Alex Struc, Portfolio manager di PIMCO, che ha cogestito l’iniziativa del lancio della piattaforma globale ESG di PIMCO, ha sottolineato invece nell’articolo “Green bond, l’esempio della Francia può far scuola nel mondo“ come l’emissione obbligazionaria da 7 miliardi di euro ispirata a principi ESG (ambientali, sociali e di governance) lanciata di recente sul mercato dal governo di Parigi possa rappresentare un punto di riferimento nel mondo: l’universo di investimento di questa tipologia di bond è destinato sicuramente a crescere dal momento che le nazioni, le organizzazioni e le società tenderanno ad allineare le loro pratiche agli impegni sul clima sottoscritti a Parigi nel 2015.

A livello valutario, invece, il dollaro continua a far discutere. “Alla luce di tutte le misure in campo economico e finanziario annunciate, l’amministrazione Trump non dovrebbe riuscire a impedire un ulteriore rafforzamento del dollaro” sostengono nell’articolo “Dollaro USA, prospettive di crescita a breve” gli esperti di Amundi che, tuttavia, reputano questo trend di breve durata dal momento che l’inasprimento delle condizioni monetarie potrebbe avere un impatto sulla crescita prima degli stimoli fiscali, influenzando negativamente le basi dell’economia statunitense.

Infine, per tutti i risparmiatori orientati al mercato obbligazionario alla ricerca di una soluzione studiata in questo specifico contesto di rendimenti bassi, Pioneer Investments ha lanciato un nuovo fondo ad hoc: Pioneer Investments Optimal Yield Short-Term. Si tratta di un prodotto che, come viene spiegato nel dettaglio nell’articolo “Obbligazioni, asset allocation, selezione e duration corta per generare reddito”, adotta una nuova strategia che punta ad offrire agli investitori, all’interno di un portafoglio con duration ridotta, i vantaggi tipici combinati di tre expertise: la ricerca bottom up approfondita, una tempestiva e ben diversificata asset allocation e una esposizione al credito.
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