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Idee di investimento – Azioni – 19 dicembre 2016

19 Dicembre 2016 09:30
financialounge -  Europa giappone Global Brands Fund idee di investimento india inflazione mercati azionari USA
Le prossime decisioni dell’Amministrazione Trump, insieme all’attuale dato sul tasso di disoccupazione, alimentano le aspettative di inflazione negli Stati Uniti. “La vittoria di Trump non fa che rafforzare le prospettive di inflazione” fa sapere, nell’articolo “La vittoria di Trump non fa che rafforzare le prospettive di inflazione”, Ritchie Tuazon, gestore di portafogli obbligazionari di Capital Group, secondo il quale qualsiasi modifica degli accordi sugli scambi o sulle tariffe doganali eserciterà una pressione al rialzo sui prezzi all’importazione mentre l’incremento della spesa pubblica, insieme ai bassi livelli di disoccupazione, stimolerà i salari e, per estensione, l’inflazione.

In Europa, invece, le mosse annunciate dalla BCE dovrebbero favorire un’inclinazione della curva dei tassi e quindi le banche ma attenzione ai pericoli di inflazione e crescita all’1%. “Di questi cambiamenti potranno beneficiare i margini di interesse netti delle banche e, a cascata, aiutarle a trasmettere i tassi di interesse ultra-bassi della BCE all’economia reale” spiega nell’articolo “Come muoversi nel nuovo contesto di crescita e inflazione all’uno per cento” Andrew Bosomworth, Responsabile della gestione del portafoglio di PIMCO in Germania, che però avverte: “La ripresa della economia della zona euro resta valida, ma è necessario abituarsi ai tassi all’uno per cento, sia per la crescita che per l’inflazione e, di conseguenza, essere vigili su quei paesi con elevati oneri del debito che stanno lottando per raggiungere anche queste basse soglie”.

Spostando l’orizzonte di investimento nel lungo termine, un portafoglio concentrato sui grandi marchi di alta qualità con elevati e sostenibili flussi di cassa costituisce una base solida per un investimento valido. È tuttavia necessario individuare le società di alto standing che, in virtù del marchio riconosciuto sul mercato, hanno dimostrato di sapersi difendere bene anche in questi anni di crisi economica incrementando i margini operativi, le quote di mercato, e i flussi di cassa. Proprio la capacità di aumentare i flussi di cassa è la migliore garanzia per sostenere la politica di divedendo anche in contesti molto difficili. Tra i fondi che, dal 2000, investe in azioni di alta qualità con l’obiettivo di generare reddito puntando attualmente a un’attraente performance del 4% annua, grazie a una combinazione di dividendi percepiti da azioni di alta qualità e premi derivanti dalla vendita di opzioni call su indici azionari, figura il fondo MS INVF Global Brands Fund di Morgan Stanley Investment Management (MSIM) che ha appena presentato una versione a distribuzione dedicata agli investitori orientati a realizzare un reddito periodico. La classe A per il pubblico retail storica del fondo ha generato rendimenti totali netti annualizzati del 9,0% rispetto al 3,9% conseguito dal MSCI World Net Index dal 30 ottobre 2000 (data di lancio del fondo) al 30 novembre scorso sfruttando l’esperienza del team International Equity di MSIM, e il supporto del team Solutions & Multi Asset, specializzato invece nell’implementazione di strategie su opzioni. “Riteniamo che il focus di alta qualità del nostro portafoglio offra un approccio molto più valido per la generazione di reddito rispetto a quello solitamente offerto da fondi ad alto dividendo o con reddito elevato” ha commentato, nell’articolo “Grandi marchi, l’alta qualità per l’investimento azionario di lungo termine”, William Lock, responsabile del team International Equity di MSIM, che ha poi aggiunto: “Preferiamo concentrarsi sui fondamentali e sui flussi di cassa delle società sottostanti, in quanto vi sono maggiori probabilità che i dividendi siano sostenibili e in crescita”.

Intanto, come spiegato nell’articolo “Azionario Giappone, sono il commercio globale e lo yen le vere incognite”, mente le future mosse di Trump nell’ambito del commercio globale e la risalita dello yen come valuta rifugio potrebbero ostacolare il percorso al rialzo della Borsa di Tokyo, la flessibilità di portafoglio consente comunque di cogliere opportunità tattiche grazie alle correzioni come, per esempio, quella dei mercati emergenti e delle obbligazioni.

A proposito di mercati emergenti, l’India ha importanti potenzialità di crescita sia a breve che a medio e lungo termine e questo offre ai gestori azionari attivi stimolanti opportunità di investimento. Le prospettive dell’India sono buone anche su un orizzonte temporale a più lungo termine a cominciare dalle favorevoli dinamiche demografiche: grazie alla popolazione relativamente giovane si possono prevedere diversi decenni di sviluppo dinamico. Passando dalle potenzialità economiche a breve e a medio lungo termine del paese a quelle relative all’investimento azionario, è tuttavia necessaria una rigorosa selezione. Infatti i titoli azionari indiani potrebbero sembrare non convenienti dal momento che le attuali quotazioni risultano circa il 10% al di sopra di quelle dei mercati sviluppati (peraltro care a loro volta), sebbene si attestino a valori inferiori del 20% circa rispetto al sovrapprezzo di valutazione storico. Ma è anche vero che le azioni indiane hanno storicamente generato performance e crescita degli utili superiori a quelli delle controparti globali, giustificando di conseguenza questo premio. Secondo Prashant Kothari, come lui stesso argomenta nell’articolo “India, la prossima grande protagonista dei mercati emergenti”, ci sono ricchi terreni di caccia che offrono numerose opportunità di investimento: dai trasporti ai finanziari fino ai beni di consumo.
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