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Carlo Benetti

È il momento di affrancarsi dai rischi della direzionalità

Dal momento che l'incertezza è alta e fare previsioni sulle scelte di Trump può portare a strade impervie, meglio essere prudenti ed evitare la direzionalità dei mercati.

16 Novembre 2016 09:46
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La maggioranza repubblicana in entrambe le camere del Congresso dovrebbe permettere di attuare i tagli alle tasse e gli investimenti nelle infrastrutture americane promessi da Donald Trump durante la sua campagna elettorale. Uno scenario nel quale, se fosse confermato dai fatti, prenderebbero corpo nuove misure di espansione fiscale in un’economia prossima alla piena occupazione con ricadute però negative nel medio termine dal momento che la Federal Reserve sarebbe in qualche modo ‘costretta’ ad accelerare il processo di rialzo dei tassi di interesse con conseguenze sui rendimenti obbligazionari e sul dollaro oggi non del tutto scontati nei cambi e nelle curve forward (cioè nei tassi attesi nei prossimi anni).

Un altro tema sotto i riflettori è la cosiddetta Obamacare, la riforma della sanità voluta da Obama e fortemente osteggiata dal partito repubblicano: se, come annunciato da Trump, venisse contrastata potrebbe produrre ricadute positive sul settore farmaceutico e sulla ricerca bio-farmaceutica e un impatto decisamente meno positivo sull’accesso all’assistenza medica di tanti cittadini americani.

Secondo Christophe Eggmann di GAM il settore farmaceutico, che sta trattando in Borsa a sconto, potrebbe essere rilanciato anche sotto la spinta dell’attività di M&A (fusioni e acquisizioni) nel settore health-care.

La vittoria di Trump costituisce inoltre un serio cambio di gioco per le economie emergenti, che potrebbero risultare le più colpite dalla eventuale messa in pratica, anche parziale, delle misure protezionistiche annunciate in campagna elettorale da nuovo presidente americano.

Infine, le aspettative circa un più rapido incremento dell’inflazione negli Stati Uniti stanno già mettendo pressione ai prezzi delle obbligazioni, facendo aumentare i tassi e diminuire le quotazioni. Tutte queste sono solo alcune delle considerazioni generali che si possono fare adesso ma sarebbe rischioso affermare che Trump prenderà questa o quella decisione, opterà per questa o quella soluzione.

“Quando l’incertezza è elevata, non è il momento di prendere scelte forti, è piuttosto il tempo dell’approccio votato al guarda e aspetta (‘wait and see’). Meglio evitare decisioni di portafoglio assunte sulla base di ciò che si presume possa fare il nuovo presidente. Molto più efficace adottare un approccio prudente ed affrancarsi, per quanto possibile, dai rischi della direzionalità” sottolinea, nell'Alpha e il Beta del 14 novembre 2016, Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, ribadendo l’opportunità di affiancare alle asset class tradizionali le soluzioni note come alternative.

“Per gestori, consulenti, investitori nessun lieto fine anche perché è precluso qualsiasi finale, dal momento che la linea del tempo procede inesorabile e incessante:non c’è un finale cui tendere ma, semmai, la fatica di un continuo presente che costruisce la qualità del futuro” conclude Carlo Benetti.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da GAM

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