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Analyst Survey 2016

Europa, USA e Cina, la qualità della selezione farà la differenza

12 Maggio 2016 10:05
financialounge -  Analyst Survey 2016 cina consumi dollaro Europa fusioni e acquisizioni salari settore IT settore sanitario USA
Il sentiment degli analisti coinvolti nella Analyst Survey 2016 di Fidelity International indica un outlook stabile per i fondamentali delle società. In particolare, a sostenere l’outlook per Europa e USA, dove i fondamentali societari sono paragonabili allo scorso anno, sono i business consumer e i trend innovativi e ad alto contenuto tecnologico. Il consumo sarà il driver incrementale della crescita quest’anno, supportando l’ondata innovativa che sta cambiando il volto dei settori tecnologico e della salute in particolare.

Resta però cruciale la capacità di selezionare le società sulle quali investire: in un contesto di mercati maturi e dove la crescita non sembra poter essere dinamica, il margine di errore è piccolo. Gli analisti di Fidelity cercano di intercettare in anticipo, ben prima che sia evidenziato nei dati ufficiali, cosa possa accadere: questo aiuta a identificare cosa guida le performance delle aziende e a individuare il miglior valore per i clienti. Scopriamo insieme il contesto e le differenti opportunità nelle tre principali aree geografiche.

In Europa, gli investimenti in IT sono in aumento e le società sono anche sempre più interessate a prendere in considerazione altre opportunità di investimento attraverso operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni), soprattutto con acquisizioni «bolt on» (in cui il compratore poi va a fondere il target acquisito con una propria divisione, ndr) ma anche con qualche acquisto più strategico. Inoltre, i bilanci sono in condizioni congrue e la leva dovrebbe diminuire (a livello aggregato è già più bassa rispetto agli USA, che ha visto più operazioni di M&A e di Buy Back finanziate a leva negli ultimi anni rispetto all’Europa). I tassi di default non sono previsti in rialzo significativo.

Passando agli Stati Uniti, la fiducia dei manager americani è attesa sostanzialmente stabile, con l’eccezione dei settori dell’energia, dei materiali e dell’industria, nei quali si prevede un’ulteriore calo, mentre nel settore IT e nell’industria sanitaria potrebbe invece migliorare. L’andamento del dollaro può giocare un ruolo importante nella politica USA, particolarmente in quella monetaria, più quest’anno che lo scorso, aggiungendosi alle ragioni possibili per motivare un rinvio di ulteriori rialzi dei tassi.

In Cina, infine, molti dei temi che emergono dall’Analyst Survey 2016 (consumi, IT e distruzione, settore finanziario e industrie della old economy) assumono un significato particolare. Gli analisti di Fidelity riportano che i team manageriali sembrano tranquilli sul rallentamento della crescita cinese, in parte perchè l’accesso ai finanziamenti nel canale bancario e attraverso i corporate bond emessi sul mercato domestico è ancora buono. La Cina sta tentando un difficile equilibrio per ridurre la sua dipendenza da industrie ad alta intensità di capitale, debito e investimenti, e aumentare il contributo di servizi e consumi. Mentre questo senza dubbio non sarà un percorso senza scosse, la traiettoria non sembra invece a rischio. Quasi tutti gli analisti si aspettano aumenti salariali quest’anno, che aiuteranno i consumatori cinesi a compensare la volatilità vista nel mercato azionario A-share (sebbene le famiglie cinesi siano poche esposte in Borsa) e il generale rallentamento del PIL. La crescita economica non solo fornisce più reddito disponibile ma anche più tempo libero, e una maggior propensione alle vacanze rispetto alle generazioni precedenti più povere, favorendo il potenziale di crescita strutturale di segmenti quali le agenzie di viaggio online, gli operatori di parchi a tema, e le catene alberghiere.
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