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Global Brands Fund

Global Brands Fund, difesa e attacco in un’unica strategia di portafoglio

10 Maggio 2016 09:45
financialounge -  Global Brands Fund Morgan Stanley
L’obiettivo consiste nell’accrescere il patrimonio degli azionisti a un tasso superiore alla media del mercato azionario nel lungo periodo e proteggere il capitale nelle fasi di ribasso dei mercati. È questa la missione del comparto [tooltip-fondi codice_isin="LU0360483019"]Global Brands[/tooltip-fondi], un fondo globale concentrato in titoli azionari di alta qualità con utili sostenibili nel tempo, che offre interessanti rendimenti di lungo periodo.

Si tratta di un prodotto con un lungo e consolidato track record che inizia nel 2000. Dopo una breve chiusura delle nuove sottoscrizioni per capacity del fondo, Morgan Stanley IM ha deciso di riaprire alle sottoscrizioni il 1 ottobre 2015. Il Global Brands è capace di offrire un profilo di rischio/ rendimento che si differenzia rispetto a molti altri prodotti azionari globali; per garantire questo, la strategia di portafoglio si basa su società di qualità eccezionalmente elevata (definiti compounder), il cui vantaggio competitivo è legato ad attività intangibili difficili da replicare e al potere di stabilire i prezzi, in modo da generare elevati rendimenti nelle fasi di rialzo dei mercati e di contribuire alla protezione del capitale nelle fasi di ribasso.

I compounder sono i titoli moltiplicatori di valore, identificabili in società in grado di accrescere regolarmente il capitale per gli azionisti con tassi di redditività superiori alla media di mercato nel lungo-termine. I veri moltiplicatori di valore sono le aziende in grado di crescere stabilmente e di mostrare una relativa solidità nelle fasi di rallentamento dell’economia. La capacità di tenuta dei flussi reddituali di tali società fa si che anche i free cash flow siano stabili, consentendo al management di continuare a reinvestire nell’azienda con elevati rendimenti del capitale operativo e/o di restituire il capitale agli azionisti.

Il focus del team di gestione del comparto Global Brands è concentrato sulle attività immateriali difficilmente replicabili che proteggono il valore del marchio nel tempo, sulla redditività del capitale operativo impiegato (Return on Operating Capital Employed, ROOCE) elevata e sostenibile, senza impiego di leva, sugli elevati margini lordi e bassa intensità di capitale, sui ricavi stabili e ricorrenti, e sul potenziale di crescita organica. Per comprendere come sia meticoloso il processo di selezione basti pensare che a fronte dei 1.650 titoli che compongono l’MSCI world index (l’indice di riferimento tradizionale per i fondi azionari globali internazionali), il team di gestione del Global Brands ha individuato soltanto 200 imprese circa a livello mondiale che soddisfano i criteri di qualità necessari: nel portafoglio sono però inseriti soltanto tra i 20 e i 40 titoli di società di qualità eccezionalmente elevata che presentano al tempo stesso valutazioni interessanti.

Il vantaggio di optare per un’alta convinzione delle scelte di portafoglio che punta ad investire in aziende economicamente solide si evince in particolare nelle fasi di mercato difficili, nelle quali queste società riescono comunque a produrre rendimenti. Anche perché il team di gestione utilizza, come principale parametro valutativo, il free cash flow al posto degli utili dichiarati, confrontando il rendimento del free cash flow del titolo con quello dei titoli di Stato USA decennali: un approccio che mira, peraltro, a ridurre al minimo le perdite di capitale anzichè concentrarsi sulla minimizzazione del tracking error o sulla volatilità di breve termine.

In pratica, la strategia del fondo Global Brands implementa, in un unico portafoglio, la difesa (del patrimonio anche nelle fasi di mercato più complesse) e l’attacco (l’obiettivo di registrare performance persistenti e superiori alla media di mercato nel lungo termine).
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