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Wall Street, la dispersione delle valutazioni crea opportunità

16 Marzo 2016 09:27
financialounge -  Wall Street Zest Asset Management Zest North America Pairs Relative
Una ricerca condotta da una importante casa d’investimento americana rivela che il differenziale di valutazione tra i titoli a buon mercato e quelli costosi all'interno delle Borse è il più ampio mai registrato in Europa, e il secondo più ampio negli Stati Uniti ad eccezione di un mese nel periodo della bolla tecnologica. Ma c’è di più. Risulta inoltre che gli investitori che hanno acquistato a piene mani i titoli difensivi, abbiano inoltre privilegiato solo alcune selezionate aziende all’interno di ogni settore. Un fenomeno che non è circoscritto a pochi settori ma piuttosto diffuso sull’intero listino azionario. Secondo alcuni osservatori, questo accade di solito nel momento in cui aumentano le tensioni sui mercati ed aumenta l’avversione al rischio.

Abbiamo chiesto a Pasquale Corvino, Portfolio Manager del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU1216084993"]Zest North America Pairs Relative[/tooltip-fondi] di Zest Asset Management un parere su questi temi.

Riscontra anche lei questa situazione relativamente al mercato azionario USA?

"Anche sul mercato americano questa tendenza è stata molto forte soprattutto nella seconda metà del 2015. La polarizzazione e la concentrazione delle posizioni è stata elevatissima a favore dei settori considerati proxy bond (cioè quelli che il mercato considera molto similari alle obbligazioni, come per esempio le utilities, ndr), e dei titoli a maggiore capitalizzazione. Tali dinamiche sono state favorevolmente influenzate dall’apprezzamento del dollaro e dal successo delle strategie price momentum (legate al trend di mercato) , ampiamente replicate da prodotti strutturati".

In quali settori individua le maggiori divergenze di valutazioni tra singoli titoli dello stesso settore?

"Le maggiori differenze sono evidenti tra i diversi settori, ma anche all’interno del medesimo settore emergono importanti discrepanze. In particolare tra i consumi discrezionali, dove sono state individuate situazioni leadership competitiva chiare, e all’interno del settore tecnologico, dove sono stati premiate società dai tassi di crescita superiori alla media".

Infine, qual è la sua esposizione lorda, quella long e quella short attualmente in portafoglio al fondo Zest North America Pairs Relative (Long/short Equity) e come si colloca quella netta rispetto alla media degli ultimi 12 mesi?

"L’ esposizione lorda del fondo Zest North America Pairs Relative è piuttosto stabile attorno al 130% e non ha avuto variazioni sostanziali dal lancio nel maggio 2015. L’esposizione netta invece è più dinamica sebbene sia sempre rimasta in una banda di oscillazione tra -15% e +30%. Attualmente si attesta al +15% in quanto abbiamo utilizzato la forza di recupero dei listini di inizio marzo per dimezzare la nostra esposizione netta".
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