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Fondi obbligazionari

Puntare sulla gamma intermedia dello spettro del rischio

7 Marzo 2016 10:09
financialounge -  Fondi obbligazionari Mark Kiesel mercati obbligazionari PIMCO politica monetaria
Il dilemma da affrontare dagli investitori di tutto il mondo è tutt’altro che semplice. Da un lato persiste un ambiente caratterizzato da tassi di interesse a zero (o, addirittura, negativi). All’altro capo del mercato, ci sono le azioni che, sebbene abbiano corretto molto dai massimi del 2015, restano ancora su valutazioni non economiche se basate sulle medie dei rapporti prezzo/utili storici. Se però questo dilemma viene contestualizzato e cioè combinato con la realtà che la politica monetaria globale sta perdendo efficacia, ecco che gli investitori potrebbero prendere in considerazione alternative migliori, tra i titoli governativi di alta qualità e le azioni, in termini di rendimento atteso corretto per il rischio, in particolare negli Stati Uniti.

“Crediamo che in questo momento è il momento giusto per gli investitori attualmente concentrati nei pressi dei due estremi dello spettro di rischio di prendere in considerazione i bond societari di qualità superiore, così come i settori ad alto rendimento e selezionati prestiti bancari: cioè gli asset nella gamma intermedia dello spettro del rischio” sostiene Mark Kiesel, CIO Global Credit di PIMCO, secondo il quale attualmente le obbligazioni societarie investment grade, selezionati bond high yield e alcuni prestiti bancari offrono agli investitori la possibilità di guadagnare rendimenti prossimi a quelli attesi per le azioni USA ma con una volatilità significativamente inferiore. Per Mark Kiesel sono almeno tre i fattori di supporto ai corporate bond americani di alta e selezionata qualità:

  1. fondamentali solidi e stabili per la maggior parte delle emittenti societari;

  2. fattori tecnici di mercato che tenderanno sempre più a favorire afflussi di capitali nelle attività di credito di alta qualità degli Stati Uniti;

  3. valutazioni interessanti e rendimenti delle obbligazioni societarie che garantiscono spread creditizi (differenza rispetto ai titoli di stato USA) più ampi rispetto ai fondamentali e al ciclo economico in essere.


“Basandoci sulle discussioni con gli investitori di tutto il mondo, ci aspettiamo che i capitali si sposteranno verso il mercato del credito degli Stati Uniti durante il 2016, in particolare se l'economia statunitense saprà evitare una recessione e continuerà a crescere al ritmo attuale. Questa prospettiva fa ben sperare per le attività di credito industriali e nei settori supportati da elevate barriere all'ingresso. A livello di settori, continuiamo a trovare valore e opportunità nei settori dei consumi e in quelli relativi all'abitazione, nonché nei titoli dell'edilizia, delle banche, delle compagnie aeree, dei fondi comuni di investimento immobiliare di alta qualità (REIT), e in selezionate società dei media / via cavo, della sanità e delle specialità farmaceutiche” conclude Mark Kiesel
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