Assogestioni
Fondi comuni, a dicembre i flussi sono rimasti consistenti
26 Gennaio 2016 12:20

esa di conoscere qual è stato il comportamento dei risparmiatori italiani in questo tormentato primo mese del 2016, il 2015 ha chiuso i battenti con risultati da incorniciare per l’intera industria italiana del risparmio gestito: oltre 140 miliardi di euro di raccolta netta complessiva e 1.823 miliardi di patrimonio, solo poco al di sotto rispetto al record storico di 1.835 miliardi segnato a novembre.
I risparmiatori hanno privilegiato i fondi comuni (95 miliardi di euro di raccolta annua, oltre tre miliardi dei quali a dicembre) mentre 29,4 miliardi sono confluiti nelle gestioni per investitori istituzionali e 16,6 miliardi nelle gestioni retail.
Limitando lo sguardo ai soli dati di dicembre, si nota che la raccolta netta mensile si è attestata a 11 miliardi di euro mentre, per quanto riguarda i fondi comuni aperti, le preferenze hanno premiato i fondi flessibili (+1,6 miliardi di raccolta netta mensile), gli azionari (+548 milioni) i bilanciati (+492 milioni) e gli obbligazionari (+489 milioni) mentre in rosso sono finiti i fondi monetari euro (-166 milioni).
Per quanto riguarda infine la sfida tra fondi comuni di diritto italiano e quelli esteri, sono questi ultimi ad aggiudicarsi anche l’ultima «tappa» mensile: a dicembre hanno infatti raccolto 2,5 miliardi (68 miliardi nell’intero anno) mentre i fondi di diritto italiano hanno incamerato a dicembre 450 milioni (26,3 miliardi in tutto il 2015). A fine anno, il patrimonio complessivo dei fondi esteri ammontava a 608,1 miliardi (pari al 72,2% del totale) contro i 234,4 miliardi dei fondi italiani (27,8%).
I risparmiatori hanno privilegiato i fondi comuni (95 miliardi di euro di raccolta annua, oltre tre miliardi dei quali a dicembre) mentre 29,4 miliardi sono confluiti nelle gestioni per investitori istituzionali e 16,6 miliardi nelle gestioni retail.
Limitando lo sguardo ai soli dati di dicembre, si nota che la raccolta netta mensile si è attestata a 11 miliardi di euro mentre, per quanto riguarda i fondi comuni aperti, le preferenze hanno premiato i fondi flessibili (+1,6 miliardi di raccolta netta mensile), gli azionari (+548 milioni) i bilanciati (+492 milioni) e gli obbligazionari (+489 milioni) mentre in rosso sono finiti i fondi monetari euro (-166 milioni).
Per quanto riguarda infine la sfida tra fondi comuni di diritto italiano e quelli esteri, sono questi ultimi ad aggiudicarsi anche l’ultima «tappa» mensile: a dicembre hanno infatti raccolto 2,5 miliardi (68 miliardi nell’intero anno) mentre i fondi di diritto italiano hanno incamerato a dicembre 450 milioni (26,3 miliardi in tutto il 2015). A fine anno, il patrimonio complessivo dei fondi esteri ammontava a 608,1 miliardi (pari al 72,2% del totale) contro i 234,4 miliardi dei fondi italiani (27,8%).
Trending