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Economia, c’è un indice che segnala un rallentamento globale

11 Gennaio 2016 10:33
financialounge -  GAM Gianmarco Mondani indice CRB Rind materie prime
La maggioranza delle case di investimento concordavano a inizio anno nel ritenere il 2016 un anno caratterizzato da una crescita globale positiva, sebbene inferiore alla media di lungo periodo. Inoltre nonostante vi fossero degli elementi che avrebbero giocato a favore di un incremento della volatilità, i mercati finanziari avrebbero dovuto premiare gli asset più rischio (azioni, convertibili, high yield) rispetto alle obbligazioni (governative e corporate bond investment grade di alta qualità). La prima settimana dell’anno ha preso in contropiede tutti gli investitori con turbolenze su tutti i mercati finanziari paragonabili a quelle della scorsa estate a cui si sono aggiunte nuove tensioni geopolitiche (crisi Arabia Saudita – Iran) e un nuovo crollo del prezzo del petrolio.

In questo scenario sono in molti a chiedersi se la cornice di fondo sia la stessa di qualche mese fa o, se nel frattempo, non siano cambiate alcune fondamentali premesse. L’interpretazione dei vari dati macro economici può aiutare a dare risposte ma rischia di essere insufficiente e, soprattutto, non efficace a prevenire andamenti di mercato molto negativi: per avere successo negli investimenti è indispensabile anticipare ciò che faranno le banche centrali, le economie ed i mercati. Ma come riuscirci?

Esistono molti indicatori meno ovvi da prendere in considerazione e Gianmarco Mondani, Investment Director, non-directional equity di GAM, ne ha condiviso uno dei preferiti, che sembra non proprio foriero di scenari positivi: “L’indice CRB Rind è una misura delle oscillazioni dei prezzi di 22 materie prime di base, i cui mercati sono solitamente tra i primi ad essere influenzati dai cambiamenti delle condizioni economiche. Pertanto, esso funge da indicatore precoce di variazioni imminenti dell’attività economica. Se le imprese non acquistano materie prime quali plastica, sego o cacao, questo è un chiaro segnale che indica un’economia in fase di rallentamento. La brusca caduta che questo indice ha recentemente subito non fa presagire nulla di buono per la futura crescita dell’economia globale”.
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