Europa
Tax free, grazie a cinesi e americani cresce del 26% nel 2015
2 Dicembre 2015 10:32

6 per cento. È questo il robusto incremento messo a segno nei primi nove mesi di quest’anno dal tax free in Europa: si tratta del recupero dell’IVA (imposta sul valore aggiunto che oscilla tra il 18% e il 25%) sui propri acquisti che il cittadino straniero può ottenere come rimborso. Un giro d’affari che raggiunge la cifra potenziale dei 48 miliardi di euro e che, secondo l’osservatorio di una società di indagine di mercato specializzata, è stato trainato da gennaio a settembre soprattutto da cinesi e americani che hanno saputo colmare il gap dei russi, azzoppati dalle sanzioni economiche e dalla svalutazione del rublo.
In particolare i turisti cinesi, a cui fa capo il 36% degli acquisti a livello europeo, hanno evidenziato un incremento del +64% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre i cittadini americani in visita nel Vecchio Continente hanno messo a segno un +57%. In forte contrazione (-38%), invece, il fatturato tax free dei russi che, tuttavia, restano i secondi nella graduatoria dei turisti esteri per spesa in Europa. Da notare che Francia, Germania, Italia e Regno Unito rappresentano i tre quarti circa del giro d’affari tax free in Europa.
In Italia, in particolare, la crescita nei primi 9 mesi di quest’anno si attesta al +19% trainata dallo shopping tax free dei cinesi (+71% rispetto allo stesso periodo del 2014), che rafforzano la propria leadership nel nostro Paese con una quota di mercato del 32%. Al secondo posto i russi (13% di market share) che evidenziano però una contrazione de 42% della spesa, mentre al terzo si piazzano gli americani (+60%), al quarto i cittadini dei Paesi Arabi (+50%) e al quinto posto i coreani (+49%).
In particolare i turisti cinesi, a cui fa capo il 36% degli acquisti a livello europeo, hanno evidenziato un incremento del +64% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre i cittadini americani in visita nel Vecchio Continente hanno messo a segno un +57%. In forte contrazione (-38%), invece, il fatturato tax free dei russi che, tuttavia, restano i secondi nella graduatoria dei turisti esteri per spesa in Europa. Da notare che Francia, Germania, Italia e Regno Unito rappresentano i tre quarti circa del giro d’affari tax free in Europa.
In Italia, in particolare, la crescita nei primi 9 mesi di quest’anno si attesta al +19% trainata dallo shopping tax free dei cinesi (+71% rispetto allo stesso periodo del 2014), che rafforzano la propria leadership nel nostro Paese con una quota di mercato del 32%. Al secondo posto i russi (13% di market share) che evidenziano però una contrazione de 42% della spesa, mentre al terzo si piazzano gli americani (+60%), al quarto i cittadini dei Paesi Arabi (+50%) e al quinto posto i coreani (+49%).
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