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Obbligazioni, ecco dove c’è valore in Italia e nei corporate

17 Novembre 2015 11:57
financialounge -  Anima Sgr High Yield mercati obbligazionari
Il team di gestione ANIMA ritiene, in generale, che i titoli governativi europei saranno in futuro impattati solo relativamente dal futuro rialzo dei tassi USA da parte della Fed, grazie al contributo dell’interventismo della BCE.

All’interno dei portafogli dei fondi a reddito fisso di ANIMA, in particolare, a fronte della conferma del peso neutrale sull’area Core europea, emerge una preferenza relativa su Germania e Francia (sulla parte di curva a 5/10 anni e per i titoli indicizzati all’inflazione) e un sottopeso sui paesi semicore come Belgio, Austria e Olanda. Leggero sovrappeso invece sui titoli di stato italiani con una preferenza per le scadenze comprese tra i 5 i 15 anni e, in misura minore, per gli inflation linked. Sul resto dellaPeriferia rimane moderato il sovrappeso sul Portogallo e sull’Irlanda con preferenza di curva sulla parte 7/10 anni.

Per quanto attiene invece ai portafogli corporate, il Team continua ad essere lungo (posizione rialzista) di obbligazioni societarie ma con un sottopeso di duration: inoltre, tende a prediligere ancora emissioni con rendimenti più elevati su orizzonti temporali ravvicinati, anche con un grado di seniority inferiore (quindi con garanzie minori), piuttosto che emissioni di migliore qualità ma con scadenza più lontana.

Nell’ambito invece del segmento high yield si privilegia un approccio prudente caratterizzato da una rigorosa selettività, sebbene la convinzione del Team di gestione di Anima sia che la qualità del credito europeo resti più favorevole rispetto a quello americano.

Infine, se la view di lungo periodo è ancora positiva sul dollaro e neutrale su sterlina e yen, il Team sottolinea come, nelle ultime settimane, alla lucedelle recenti dichiarazioni della Fed e della pubblicazione degli ultimi dati economici, il biglietto verde si sia già rafforzato rispetto all’euro: il tema del rafforzamento della divisa USA resterà valido anche per il 2016, ma con minori margini di rialzo rispetto agli ultimi due anni.
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