International Editor’s Picks – 09 novembre 2015

style="color: #4b72ab;">Guerra dei prezzi anche dentro l’Opec.
Non c’è solo la guerra dei prezzi contro i produttori di shale oil americani, ora l’Arabia Saudita tagli i prezzi per corteggiare nuovi clienti in Europa a fronte della crescente concorrenza degli altri paesi Opec. Lo scrive Bloomberg secondo cui il regno sta rispondendo all’aumento delle forniture irachene e a un Iran che si prepara a riprendere le esportazioni dopo la fine delle sanzioni mirando in particolare alle raffinerie di Polonia e Svezia. E intanto la concorrenza sui prezzi si scalda anche in Asia. Il mercato del greggio è in mano ai compratori e le condizioni non miglioreranno certo quando l’Iran entrerà.

Un passaggio segreto per il petrolio?
La Russia starebbe studiando come espandere la sua influenza sul commercio del petrolio e senza fare troppa pubblicità sta tentando di concludere un accordo per avere accesso a un’area del pianeta particolarmente ricca di oro nero. Lo riporta il sito specializzato Oilprice secondo cui i russi starebbero negoziando l’apertura di un "passaggio segreto" per le forniture di petrolio attraverso un accordo con l’Iran, il cui governo si prepara al dopo sanzioni anche con possibili swap petroliferi con la Russia, per facilitare le esportazioni di greggio da Mosca verso l’Asia. Il viceministro iraniano de petrolio Amir Hossein Zamaninia avrebbe detto alla stampa locale che rappresentanti energetici russi sono in arrivo in Iran per discutere l’accordo.

Avere un MBA non è più indispensabile per far carriera in Goldman.
Reuters riporta che il colosso globale dell’investment banking ha reso nota una serie di modifiche dirette a trattenere i giovani talenti, prima che vengano rubati da private equity e hedge fund, incluse corsie preferenziali per le promozioni. Goldman non è la sola tra le grandi banche a cercare nuovi modi per trattenere i giovani più dotati e sconfiggere una concorrenza sempre più agguerrita che ora vede particolarmente aggressive anche le grandi firme della Silicon Valley, che offrono paghe più alte per meno ore al desk. Dopo uno studio di due anni, il nuovo pacchetto per i talenti prevede rotazioni geografiche o in aree diverse e promozioni anticipate al secondo anno dall’ingresso invece che dal terzo.