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International Editor’s Picks - 05 ottobre 2015

5 Ottobre 2015 09:53
financialounge -  carte di credito donald Trump hedge fund International Editor's Picks settore biotech USA
Gli americani scoprono il chip.
Non sempre gli USA sono tecnologicamente avanti al resto del mondo di decenni. Ci sono anche casi di ritardi clamorosi, come nelle carte di credito. In Europa quasi non ci ricordiamo come è fatta una carta di credito senza chip. In America nel weekend invece i titoloni sono stati per l’introduzione dal 1 ottobre del nuovo standard: la carta con il chip! Sarà vero che sono più sicure delle vecchie carte? E in caso di frode chi paga? Il commerciante che ha accettato il pagamento o l’emittente della carta? Usa Today è ottimista sull’arrivo della rivoluzionaria tecnologia e rassicura i suoi lettori: abbatterà drasticamente il numero di frodi.

La disfatta degli hedge fund USA.
Profondo rosso nelle performance da inizio anno a causa del violento storno del mercato azionario ad agosto seguito dalla botta di settembre sul biotech. Molti hedge fund potrebbero archiviare il 2015 come il peggior anno dalla crisi finanziaria del 2008-2009. La previsione è della Reuters che ricorda che l’industria americana degli hedge fund lasciò sul terreno in media il 19% nel 2008 a causa del credit crunch fatto scattare dalla crisi. Da allora hanno chiuso solo un anno in rosso, il 2011, quando la perdita media fu del 5,25%, secondo i dati di Hedge Fund Research. Quest’anno il colpo di grazia è arrivato dal biotech. Il settore era tra i pochi sopravvissuti alla caduta di agosto e molti hedge vi avevano trovato rifugio. Poi è arrivato il settembre nero dei biotech e molti hedge sono rimasti intrappolati.

The Donald, il maestro dell’apparire (senza pagare).
Non diventerà presidente degli Stati Uniti, ma la sua capacità di dominare sui media senza spendere un dollaro in advertising è straordinaria, lo ammettono anche i rivali del fronte repubblicano. Fox Business, non certo amica di Donald Trump, scrive che grazie all’aggressività dei suoi attacchi a 360 gradi, Trump si è guadagnato sui media spazi che gli sarebbero costati $25 milioni se li avesse dovuti pagare come advertising. Intanto i rivali, a cominciare da Jeb Bush, consumano in pubblicità a pagamento risorse preziose quando mancano ancora 13 mesi alle elezioni presidenziali. Essere stato una star del reality televisivo evidentemente conta qualcosa. Per attaccare Trump, senza nemmeno citarlo per nome, Bush ha speso $600.000 per uno spot. The Donald attacca citandoli per nome gli avversari e i media lo riprendono sempre. Gratis.
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