Asia
Investitori, gli americani più fiduciosi di europei e asiatici
2 Ottobre 2015 09:30

se di settembre la fiducia degli investitori internazionali ha segnato un netto rialzo. Ma a trainarla di più all’insù sono stati gli investitori americani che risultano più fiduciosi rispetto a quelli asiatici e a quelli europei. A fotografare la situazione è lo State Street Investor Confidence Index (ICI) globale che a settembre si è attestato a 116,6 punti, in aumento di 7,2 punti rispetto ai 109,4 di agosto. Sebbene tutte le aree geografiche abbiano registrato un incremento mensile, l’ICI index del Nord America è stato quello che ha trainato di più il rialzo mensile con un balzo dai 120,6 punti di agosto ai 133,2 punti di settembre. Meno marcata, sebbene come detto in positivo, l’aumento della fiducia tra gli investitori dell’Asia (da 92,4 a 97,8 punti) e tra quelli del Vecchio Continente (da 93,5 a 95,7 punti).
L'Indice fiducia degli investitori è stato sviluppato da Kenneth Froot e Paul O'Connell presso la State Street Associates e misura la fiducia degli investitori tramite un modello interno di analisi quantitativa che elabora gli acquisti e le vendite effettive da parte degli investitori istituzionali di tutto il mondo. L'indice assegna un significato preciso alla propensione al rischio degli investitori: un valore di 100 indica una neutralità, uno superiore una propensione all’acquisto e viceversa un valore sotto i 100 punti. Il fatto quindi che l’ICI index dell’Asia (97,8 punti a settembre) e quello dell’Europa (95,7 punti) siano al di sotto di quota 100, mette in evidenza che la fiducia degli investitori istituzioni di queste due aree, sebbene in tendenziale miglioramento, resti ancora piuttosto cauta nelle scelte di portafoglio.
Secondo gli analisti, nei prossimi mesi i valori potrebbero migliorare ulteriormente se alcuni fattori che hanno fatto peggiorare il sentiment generale di mercato mostrassero segnali di indebolimento. Primo fra tutti, il rallentamento della crescita cinese che, qualora fosse circoscritto a valori meno preoccupanti, potrebbe favorire il recupero della propensione al rischio da parte anche degli investitori asiatici ed europei.
L'Indice fiducia degli investitori è stato sviluppato da Kenneth Froot e Paul O'Connell presso la State Street Associates e misura la fiducia degli investitori tramite un modello interno di analisi quantitativa che elabora gli acquisti e le vendite effettive da parte degli investitori istituzionali di tutto il mondo. L'indice assegna un significato preciso alla propensione al rischio degli investitori: un valore di 100 indica una neutralità, uno superiore una propensione all’acquisto e viceversa un valore sotto i 100 punti. Il fatto quindi che l’ICI index dell’Asia (97,8 punti a settembre) e quello dell’Europa (95,7 punti) siano al di sotto di quota 100, mette in evidenza che la fiducia degli investitori istituzioni di queste due aree, sebbene in tendenziale miglioramento, resti ancora piuttosto cauta nelle scelte di portafoglio.
Secondo gli analisti, nei prossimi mesi i valori potrebbero migliorare ulteriormente se alcuni fattori che hanno fatto peggiorare il sentiment generale di mercato mostrassero segnali di indebolimento. Primo fra tutti, il rallentamento della crescita cinese che, qualora fosse circoscritto a valori meno preoccupanti, potrebbe favorire il recupero della propensione al rischio da parte anche degli investitori asiatici ed europei.
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