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Azionario Cina, meglio i settori dei servizi che quelli ciclici

2 Ottobre 2015 10:02
financialounge -  cina GAM GAM Star China Equity mercati azionari Michael Lai settori volatilità
C’è un trend strutturale in atto in Cina che è strettamente legato al ribilanciamento dell’economia e da circa 6 anni il fondo [tooltip-fondi codice_isin="ie00b1w3wr42"]GAM Star China Equity[/tooltip-fondi] ne ha tenuto conto.

“Abbiamo infatti un’esposizione molto ridotta ai titoli ciclici mentre siamo concentrati sul settore dei servizi, approccio testimoniato anche dai nuovi titoli inseriti in portafoglio durante gli ultimi 12 mesi. Tra i nomi in portafoglio: una società di autonoleggio parzialmente di proprietà di Hertz e una società di mobile gaming” dichiara Michael Lai, gestore del fondo che ricorda come il settore dei servizi abbia resistito meglio degli altri durante questo periodo di rallentamento economico, con i dati degli indici PMI di settore ancora superiori alla soglia dei 50 punti (il livello al di sopra della quale è segnalata espansione). Il manager continua inoltre a identificare sacche di crescita, per esempio le vendite online e gli incassi dei box office, che sta provando a intercettare.

“Nel breve e medio periodo, manca un chiaro punto di catalizzazione per una svolta del sentiment e della performance del mercato. Di certo il governo cinese durante l’estate ha commesso una serie di gravi errori di policy, come ad esempio l’intervento attivo nel mercato azionario. Un altro errore ha riguardato la comunicazione scarna in merito alla decisione di svalutare la divisa nazionale a inizio agosto” fa presente Michael Lai, secondo il quale entrambe le questioni stanno ancora pesando sui mercati e, per questo, si aspetta ulteriore volatilità nel breve termine.

Tuttavia, nella prospettiva dell’analisi dei fondamentali, il manager ritiene che le valutazioni del mercato azionario cinese appaiano attraenti in quanto sono tornate al punto storicamente più basso del loro range di scambio. Una visione positiva che prende spunto dalla convinzione che tutte le recenti questioni che hanno ostacolato, in modo sia ciclico che strutturale la crescita di Pechino, risultino tutte risolvibili attraverso l’incremento dei flussi di liquidità nell’economia grazie anche alla possibilità da parte della Cina di aumentare le proprie spese di bilancio.
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