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Perché il palladio sarà favorito sul platino nel medio termine

6 Luglio 2015 15:20
financialounge -  materie prime Nevine Pollini palladio platino
“Non sappiamo esattamente quando i prezzi dei metalli preziosi incominceranno a risalire, tuttavia vediamo chiaramente una divergenza nel mercato tra le quotazioni di platino e palladio per i prossimi anni, con il secondo che mostra fondamentali migliori” sostiene, in estrema sintesi, Nevine Pollini, Senior Analyst Commodities, Union Bancaire Privée (UBP), dopo aver esaminato le tendenze affiorate negli ultimi tempi sui metalli del gruppo del platino. Le cui quotazioni, da inizio anno, hanno mostrato una tendenza al ribasso, con il platino in particolare che è sprofondato ai minimi rispetto agli ultimi 6 anni a 1059 dollari l’oncia e il palladio che ha toccato i 665 dollari, a livelli che non si vedevano da luglio del 2013.

La domanda per la costruzione di catalizzatori per auto è stata la principale fonte di richiesta per i due metalli: la domanda netta dovrebbe poi aumentare, trainata dalla continua crescita nella produzione di veicoli e da norme sulle emissioni sempre più restrittive, specialmente in Cina.

Nonostante ciò, Nevine Pollini rimane cauta su entrambi i metalli vedendo, tuttavia, una chiara divergenza tra i fondamentali del platino e del palladio nel breve-medio termine. Il mercato del platino dovrebbe restare in deficit nel 2015, ma tale deficit non si sta riflettendo sulla performance dei prezzi, in quanto è facilmente controbilancio dalle ampie scorte fisiche sul terreno (sebbene la definizione sia in qualche modo vaga: include le scorte accumulate dai produttori stessi, produttori di autoveicoli e altre imprese industriali, come anche i metalli detenuti dalle società di trading e dagli ETF a replica fisica).

La domanda in Europa, benché vivace, sta perdendo slancio perché si stanno incominciando a preferire vetture più piccole, ma anche perché si preferiscono motori a benzina rispetto a quelli diesel, per via di una maggiore consapevolezza dei rischi per la salute e per l’ambiente legati al diesel. Il rallentamento del mercato dei gioielli in Cina sta ulteriormente offuscando l’outlook del platino, anche se è previsto che i prezzi più bassi sproneranno la domanda per i gioielli.

“Affinché i prezzi del platino si riprendano in questo contesto difficile, il Sud Africa dovrebbe modificare il suo output tagliando la produzione marginale, ma il rand debole sta avvantaggiando i produttori del Sud Africa mentre l’elevato tasso di sindacalizzazione dei lavoratori rende un ribilanciamento particolarmente difficile” sottolinea Nevine Pollini secondo la quale l’outlook per la domanda del palladio sembra, invece, più solido, in quanto il mercato è principalmente spinto dai settori automotive (come le auto a benzina) ed elettronico, senza la domanda legata alla gioielleria che esiste per il platino.

“La domanda per le vetture in Nord America rimane forte e gli americani potrebbero rispondere ai prezzi bassi della benzina con l’acquisto di auto più grandi con motori più grandi (come i Suv), i quali richiedono più palladio. Nonostante ciò, il prezzo del palladio ha registrato deboli performance da inizio anno a causa delle preoccupazioni per il rallentamento della crescita delle vendite di auto in Cina, il mercato più grande al mondo. Ciò è dovuto ai deboli dati economici cinesi, insieme al consumo delle scorte fisiche sul terreno per far fronte a eventuali buchi della produzione. Le voci sulle scorte russe ultimamente sono riemerse, con Norilsk che ha proposto di comprare 2 miliardi di dollari di palladio dalla Banca centrale russa. Tutti queste scorte dovranno essere ulteriormente utilizzate prima che il prezzo del palladio possa tornare su una traiettoria positiva” conclude Nevine Pollini.
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