Asia
Fiducia degli investitori, cala in Europa e Asia ma sale negli USA
3 Luglio 2015 14:01

erà aspettare i dati del prossimo mese per sapere fino a che punto gli impatti della crisi greca potranno pesare sul sentiment degli investitori europei. Ma già a giugno, l’Investor Confidence Index (ICI) del Vecchio Continente ha accusato un calo di 1,2 punti attestandosi a 102,5. L’indice ha registrato una contrazione, in misura ancora più accentuata, in Asia (ICI a 87,6 punti, 10,3 punti in meno rispetto al valore del mese precedente) mentre è risultato in netta ascesa nel Nord America (+11.7 punti con ICI a quota 142,9 punti).
Grazie al contributo importante del Nord America, l’indice a livello globale ha potuto mettere a segno un rialzo di 5,6 punti, portandosi a giugno a 127 punti. Quindi, mentre negli USA la fiducia degli investitori sale, in Europa e in Asia scende. Secondo gli analisti la mancanza di un atteggiamento aggressivo da parte della FED (che, di fatto, ha annunciato un rialzo dei tassi controllato e graduale nel tempo) e una situazione in America nel suo insieme orientata al recupero di un ritmo di crescita più dinamico, hanno spinto il sentiment degli investitori in Nord America che, però, d’ora in avanti dovranno fare i conti con un mercato del lavoro più forte e con l'inflazione core (al netto delle componente energia) negli Stati Uniti in tendenziale aumento: dati che proiettano ombre inquietanti sulla data e sull’entità del primo rialzo dei tassi da parte della FED.
In tutti i casi, l’Investor Confidence Index (ICI), sviluppato da Kenneth Froot e Paul O'Connell di State Street Associates, la divisione ricerca e advisory di State Street Global Exchange, offre una fotografia istantanea del trend degli investitori nelle tre principali aree del mondo. L’ICI misura la fiducia degli investitori o la propensione al rischio secondo parametri qualitativi, analizzando i comportamenti effettivi di acquisto e vendita degli investitori istituzionali: l'indice a differenza degli strumenti basati su sondaggi (quindi su pareri) elabora i dati delle effettive negoziazioni promosse dagli investitori istituzionali.
Grazie al contributo importante del Nord America, l’indice a livello globale ha potuto mettere a segno un rialzo di 5,6 punti, portandosi a giugno a 127 punti. Quindi, mentre negli USA la fiducia degli investitori sale, in Europa e in Asia scende. Secondo gli analisti la mancanza di un atteggiamento aggressivo da parte della FED (che, di fatto, ha annunciato un rialzo dei tassi controllato e graduale nel tempo) e una situazione in America nel suo insieme orientata al recupero di un ritmo di crescita più dinamico, hanno spinto il sentiment degli investitori in Nord America che, però, d’ora in avanti dovranno fare i conti con un mercato del lavoro più forte e con l'inflazione core (al netto delle componente energia) negli Stati Uniti in tendenziale aumento: dati che proiettano ombre inquietanti sulla data e sull’entità del primo rialzo dei tassi da parte della FED.
In tutti i casi, l’Investor Confidence Index (ICI), sviluppato da Kenneth Froot e Paul O'Connell di State Street Associates, la divisione ricerca e advisory di State Street Global Exchange, offre una fotografia istantanea del trend degli investitori nelle tre principali aree del mondo. L’ICI misura la fiducia degli investitori o la propensione al rischio secondo parametri qualitativi, analizzando i comportamenti effettivi di acquisto e vendita degli investitori istituzionali: l'indice a differenza degli strumenti basati su sondaggi (quindi su pareri) elabora i dati delle effettive negoziazioni promosse dagli investitori istituzionali.
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